Notizie Notizie Italia Leonardo, margini e ricavi oltre le attese con ordini per quasi 21 mld. 11 marzo arriva il piano

Leonardo, margini e ricavi oltre le attese con ordini per quasi 21 mld. 11 marzo arriva il piano

21 Febbraio 2025 09:12

Per Leonardo il 2024 si chiude con risultati in linea o superiori alle previsioni indicate dal gruppo per l’anno. All’appuntamento con i risultati preliminari, l’ex Finmeccanica si presenta con ordini per 20,9 miliardi di euro, mostrando un aumento del 12,2% rispetto ai dati proforma del 2023 (includendo il contributo del Gruppo Telespazio, consolidato integralmente dall’inizio del 2024). Anche i ricavi sono saliti, attestandosi a 17,8 miliardi di euro, con un incremento dell’11,1% rispetto al proforma del 2023. Ordini e ricavi che hanno anche battuto le attese del consensus Bloomberg che indicava rispettivamente 19,723 miliardi e 17,22 miliardi.

Partenza positiva a Piazza Affari, con Leonardo che apre in rialzo del 2% a 35,56 euro. Ieri appena annunciati i risultati finanziari il titolo ha perso quota, chiudendo con una flessione di circa il 3% (prese di beneficio dopo diverse sedute consecutive di rialzi per il titolo). Da inizio anno il titolo Leonardo ha mostrato una crescita di circa il 38%, secondo miglior titolo del Ftse Mib alle spalle di Iveco (+66% ytd).

I numeri nel dettaglio

Entrando più nel dettaglio dei numeri del 2024 è migliore delle attese anche l’Ebita, un indicatore chiave della redditività operativa del gruppo, che ha mostrato un solido miglioramento, raggiungendo 1.525 milioni di euro (+12,9% rispetto all’anno precedente). Anche il Free Operating Cash Flow ha visto una crescita significativa, arrivando a 826 milioni di euro, con un incremento del 26,7% rispetto al 2023. Tra le indicazioni positive anche il calo dell’indebitamento netto del gruppo, che si è ridotto del 22,7%, attestandosi a 1.795 milioni di euro rispetto ai 2.322 milioni di euro nel 2023.
Bene anche il portafoglio ordini che, spiega il gruppo della Difesa, assicura una copertura in termini di produzione pari a 2,5 anni e supera nel 2024 la soglia di 44 miliardi, grazie al successo delle campagne commerciali condotte negli ultimi anni.

“La solida performance del segmento Difesa e Sicurezza abbinata all’accelerazione del piano di saving è stata in grado di compensare l’effetto dei fattori esogeni in ambito Aerostrutture e nel segmento manifatturiero dello Spazio – sottolinea Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo -. Il miglioramento del FOCF ci consente di ridurre ulteriormente l’indebitamento netto di gruppo, pur in presenza di un dividendo raddoppiato”. “Tutto ciò – aggiunge Cingolani – consente a Leonardo di giocare sempre più un ruolo da player di riferimento nello scenario globale dell’industria dell’Aerospazio Difesa e Sicurezza, con una capacità crescente di catalizzazione di nuove alleanze e di presenza nei programmi di rilevanza strategica a livello globale.”

Il piano in arrivo l’11 marzo

Per il titolo Leonardo il prossimo catalyst è rappresentato dall’aggiornamento del piano industriale, che sarà presentato l’11 marzo e offrirà ulteriori dettagli sulle strategie future.

“Molti messaggi sono rinviati all’aggiornamento del business plan al 2029 l’11 marzo: JV internazionali (colloqui in corso con Airbus/Thales per lo Spazio), accelerazione delle efficienze, soluzione per le perdite delle Aerostrutture, aggiornamento della capital allocation, nuova divisione High Performance Computing, dettagli contratto jumbo della JV con Rheinmetall”, scrivono gli analisti di Equita che confermano il rating buy su Leonardo. La sim milanese ha alzato le stime 2025-26 e rivisto al rialzo del 6% il target price a 37 euro. “Non escludiamo prese di profitto di breve, ma riteniamo che il focus resti sui colloqui per l’aumento della spesa militare NATO e che la presentazione agisca da catalyst“, concludono gli esperti.

Dal Q3 al Q4: il focus passa alla cassa

“Leonardo chiude il 2024 con numeri in crescita e un portafoglio ordini che supera le attese”, ricorda Gabriel Debach, market analyst di eToro, commentando i conti di Leonardo che ha fornito numeri sopra il consenso. “Morningstar stimava un portafoglio ordini record di 43 miliardi, con un aumento di 2 miliardi rispetto al 2023. Leonardo lo supera e raggiunge 44,1 miliardi, garantendo 2,5 anni di produzione – sottolinea Debach -. Un backlog di questa portata non solo assicura stabilità operativa, ma offre una chiara visibilità sui ricavi futuri.

L’esperto confronta gli ultimi due trimestri del 2024. Nel penultimo trimestre del 2024, Leonardo aveva già mostrato un’accelerazione, con un Ebita in crescita del 18,9% e un portafoglio ordini a 43,6 miliardi. L’ultimo trimestre conferma il trend positivo, con un’enfasi più marcata sulla generazione di cassa e riduzione del debito.

Se nel terzo trimestre il focus era sul consolidamento strategico – con la Joint Venture con Rheinmetall, l’acquisizione di GEM Elettronica e la razionalizzazione del portafoglio – il quarto trimestre, ricorda Debach, è tutto sui risultati: crescita, miglioramento della marginalità e struttura finanziaria più solida.

“Il piano industriale 2024-2028 punta a un incremento annuo del 6% dei ricavi e un raddoppio del FOCF entro il 2028. Con questi risultati, Leonardo dimostra di essere sulla traiettoria giusta. Indipendentemente dalla reazione del mercato, i numeri sono positivi e i “venti di pace” americani non cancellano la necessità europea di rafforzare la spesa militare”, conclude.

Tra analisti prevalgono i buy

Su Leonardo prevalgono i rating positivi: secondo il consensus degli analisti interpellati da Bloomberg le indicazioni raccolte sono 13 “buy”, 2 “hold” e 2 “sell”, con un prezzo obiettivo medio pari a 32,41 euro. Da inizio anno il titolo del gruppo della Difesa ha mostrato una crescita di oltre il 34% e si muove sui massimi storici (aggiornati intraday lo scorso 19 febbraio).