Legge bilancio: l’idea per placare rabbia Ue, mentre investitori si buttano sulla carta italiana

Ci siamo: la risposta dell’Italia alla lettera con cui Bruxelles ha bocciato la legge di bilancio sfornata dal governo M5S-Lega sta per arrivare: domani, martedì 13 novembre, scade infatti il termine per ripresentare, così come chiesto dalla Commissione Ue, una nuova proposta di bilancio.
Nel fine settimana non è arrivato, tuttavia, alcun segnale di apertura a cambiare la manovra da parte dell’esecutivo giallo-verde. Piuttosto, sono arrivate nuove parole infuocate dal leader della Lega, vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, che si è così espresso:
“Noi non siamo contro l’Europa ma contro la sovrastruttura burocratica e asfittica della Commisione Ue che ha ingabbiato l’Europa nella sua struttura Letterine. Io le accetto da Babbo Natale, non da Juncker. Babbo Natale è più simpatico. E mangia castagne, bevendo al massimo un pochino vin brulè.…”.
Il vicepremier è tornato anche a sventolare il ricatto del blocco dei contributi al bilancio europeo:
“Abbiamo già dimostrato che sappiamo difendere i confini, dimostreremo che eventualmente possiamo anche bloccare bilanci e attività europee fino a che l’Europa e qualche Paese continueranno a prendere in giro gli italiani. Non possiamo più spendere cinque miliardi di euro per dar da mangiare a finti profughi e per finanziare finte cooperative”.
E comunque, nessuna intenzione di rimettere mano alla legge di bilancio per onorare i diktat dell’Unione europea. L’unica cosa che il governo sarebbe disposto a fare, riportano oggi alcuni giornali italiani, è rivedere al ribasso le stime sulla crescita del Pil del 2019, e andare così incontro all’outlook di Bruxelles, contenuto nelle previsioni economiche d’autunno che sono state pubblicate la scorsa settimana.
L’obiettivo di questa mossa sarebbe quello di mostrare alla Commissione l’impegno a non sforare il target sul deficit-Pil fissato al 2,4%.
Tutto questo, mentre nei prossimi giorni a fare una bella visita all’Italia saranno gli ispettori del Fondo Monetario Internazionale. In ogni caso, come scrive il Corriere, il governo “è sicuro di avere margini per ribattere alle critiche. Sia alle perplessità del Fondo sulla crescita attesa, che a quelle della Commissione sulla tenuta dei conti. E si prepara a rispondere alla lettera di Bruxelles confermando, il momento, gli obiettivi”.
Scontro legge bilancio non spaventa investitori
Investitori in fuga? Non proprio. Un articolo di Bloomberg segnala che i tassi di quei bond dell’area euro che presentano il giudizio di “investment-grade” più alto sono “semplicemente troppo appetibili perchè alcuni investitori decidano di ignorarli, a dispetto dei problemi tra l’Italia e l’Unione europea”.
M&G Investments, per esempio, sta tornando a tuffarsi sui titoli di stato italiani a breve scadenza, mentre BlueBay Asset Management detiene una posizione long nei BTP. Il valore dei rendimenti quasi raddoppiato dall’inizio dell’anno sta tentando anche gli investitori retail che, stando a quanto ha fatto notare Davide Iacovoni, numero uno della divisione del debito pubblico presso il Tesoro, sono propensi a detenere bond fino alla loro scadenza.
Intanto, stamattina lo spread BTP-Bund si attesta al di sopra dei 300 punti, in rialzo, a fronte di tassi decennali che viaggiano al 3,41% e tassi sui Bund in forte calo, allo 0,39%.
Secondo gli esperti di HSBC Holdings, sarà forse possibile assistere alla presenza di una qualche volatilità sul mercato dei BTP, a causa delle tensioni in atto tra Roma e Bruxelles, ma un compromesso (sulla legge di bilancio) in un’ottica di più lungo termine, sarà trovato.
Inoltre, la diversità di vedute tra le due controparti è già “ampiamente attesa” dal mercato – afferma Mizuho International – e ciò significa che ci sono ancora margini di miglioramento nel sentiment verso i bond italiani”.
“Non prevediamo chissà quali sell off sui BTP, al di là di una reazione impulsiva di breve termine”, hanno scritto gli strategist Peter Chatwell e Antonie Bouvet in una nota ai clienti. I due raccomandano agli investitori di acquistare i bond italiani a cinque anni, preferendoli a quelli con scadenza a due e otto anni.
Un clima di vero e proprio allarme, insomma, anche di fronte al rischio di una procedura di infrazione per deficit eccessivo lanciata dall’Ue contro l’Italia, non c’è.
E in ogni caso il governo non ha intenzione di fare dietrofront né ha paura dell’arrivo degli ispettori dell’Fmi a Roma. Tanto che Salvini dice: ‘Ci mancano Derrick e il tenente Colombo’.