Le sanzioni Usa all’Iran spingono il greggio sopra i 91 dollari – PRIMA NOTA
Nuovo record storico del prezzo del petrolio nella notte. Un barile ha superato per la prima volta la quotazione di 91 dollari. I future sul light crude con scadenza a dicembre hanno toccato durante le contrattazioni elettroniche il livello massimo di 91,10 dollari, dopo aver raggiunto sul Nymex i 90,46 dollari.
Due i motivi considerati alla base del nuovo rally dell’oro nero: il crollo segnalato ieri delle scorte di greggio negli Usa (scese al livello più basso dallo scorso gennaio) e il ritorno di preoccupazioni di ordine geopolitico dopo che Washington ha inasprito unilateralmente le sanzioni contro l’Iran.
Il segretario di Stato Condoleezza Rice, e il segretario al Tesoro, Henry Paulson, hanno annunciato ieri a sorpresa nuove sanzioni contro l’Iran. Colpite in particolare alcune istituzioni finanziarie chiave, che non potranno più intrattenere rapporti finanziari con società americane. Le istituzioni finanziarie sotto embargo sono alcune banche controllate dallo Stato: Melli, Mellat e Saderat. Occorre ricordare che un’altra delle principali banche del Paese, Sepah, era già finita sotto embargo negli scorsi mesi. Con le sanzioni di ieri sale a circa il 50% la quota del sistema finanziario iraniano che non potrà più lavorare con controparti statunitensi.