Notizie Notizie Italia Le nuove scommesse (e i sell) di Warren Buffett in tempi di Covid. Pfizer tra new entry, focus su Apple, schiaffo sonoro a JP Morgan

Le nuove scommesse (e i sell) di Warren Buffett in tempi di Covid. Pfizer tra new entry, focus su Apple, schiaffo sonoro a JP Morgan

17 Novembre 2020 15:09

Apple convince ancora Warren Buffett? E fino a che punto? Cosa dire inoltre delle banche su cui l’investitore miliardario ha puntato, sempre con la sua holding Berkshire Hathaway? E le Big Pharma? Qual è la view dell’oracolo su Pfizer?

Le risposte a queste domande sono tutte contenute nel nuovo portafoglio di Berkshire che, in tempi di pandemia da coronavirus, è cambiato.

Warren Buffett: ecco com'è cambiato il suo portafoglio nel terzo trimestre del 2020: le mosse su apple, pfizer, gm, jp morgan
NEW YORK, NY – SEPTEMBER 19: Warren Buffett attends the Forbes Media Centennial Celebration at Pier 60 on September 19, 2017 in New York City. (Photo by Daniel Zuchnik/WireImage)

L’investitore 90enne ha dimostrato di riuscire a stare al passo con i tempi, come sempre, scovando valore in diverse nicchie e smobilizzando al contempo partecipazioni che erano entrate a far parte della sua storia.

Vediamo quali sono le mosse più importanti che hanno cambiato i connotati al portafoglio della sua holding.

Intanto, vale la pena iniziare con Apple, la mega cap che è in cima all’indice S&P 500.

Ebbene, Buffett ha deciso di ridurre la quota detenuta nel gigante del 3% nel terzo trimestre. Nessuna paura per il colosso fondato da Steve Jobs. Anche dopo aver scaricato 36,3 milioni di titoli azionari, Apple incide per quasi il 48% sul valore totale del portafoglio di Berkshire, in rialzo rispetto alla partecipazione del 44% nel secondo trimestre. Non per niente Apple viene considerata da Buffett non un’azione, ma il terzo business della sua conglomerata. Il valore della partecipazione attuale è pari a $109,36 miliardi: con più di 994 milioni azioni Apple detenute, Berkshire rimane il terzo maggiore azionista della star hi-tech.

Buffett non ama più le banche. Schiaffo sonoro a JP Morgan

Un’altra grande mossa di Buffett è stata smobilizzare una bella parte di azioni Wells Fargo, presenti nel portafoglio di Berkshire dal 2001. La partecipazione è stata tagliata di ben il 46% rispetto al secondo trimestre del 2020.

Tagliata anche l’esposizione verso PNC Financial Services, che ha fatto parlare di sé fino a qualche ora per aver acquistato gli asset americani di una importante banca spagnola: la quota qui è scesa del 64%.

Si inizia già a notare da queste prime mosse come i titoli delle banche abbiano perso appetibilità agli occhi di Buffett. D’altronde, il settore in generale dei servizi finanziari ha sofferto non poco nel 2020, e anche Buffett alla fine ha dovuto gettare la spugna.

A scadere ancora di più è stata JP Morgan: in questo caso, la quota è stata quasi azzerata, ridotta di ben il 95%, ovvero di 21,2 milioni di azioni. Ora JP Morgan incide sul portafoglio di Berkshire per appena lo 0,04%, rispetto all’1,03% (quota già irrisoria) di qualche mese fa.

Altre quote che Buffett ha deciso di ridurre nel terzo trimestre sono quelle investite in DaVita (DVA), società che gestisce più di 3.000 centri di dialisi (partecipazione tagliata del 5% rispetto al secondo trimestre, al valore attuale di $3,09 miliardi); in Liberty Global, colosso di reti televisive che opera in sette paesi europei (quota scesa del 6%, a $378,4 milioni) e nelle azioni di classe A di Liberty Latin America (-6%, a $18 milioni).

Scommessa ridotta anche in M&T Bank (MTB), banca regionale che gestisce più di 700 filiali in otto stati americani, tra cui New York, Maryland, New Jersey, Washington, D.C. La quota è stata tagliata del 35% a $268,9 milioni.

Tagliata invece del 2% a $519,2 milioni la partecipazione in Axalta Coating Systems (AXTA), società produttrice di rivestimenti industriali.

Ha avuto inoltre poca vita la fiducia in Barrick Gold, che era stata acquistata nel secondo trimestre: la quota è stata ridotta di ben il 42%, a $337,3 milioni. D’altronde, a tal proposito, c’è da dire che Warren Buffett non è stato mai un grande fan dell’oro: “Non fa niente, a parte stare lì e guardarti”,  ha detto più volte del bene rifugio.

CostCo ha ricevuto anch’essa un vero e proprio schiaffo dall’oracolo: la quota investitta nel gruppo COST non era stata mai particolarmente significativa, ma si trattava comunque di una scommessa storica, visto che il titolo era presente nel portafoglio di Berkshire dal primo trimestre del 2001. Nel terzo trimestre, Buffett l’ha azzerata del tutto, vendendo tutte le 4.333.363 di azioni detenute.

Tra le scommesse che sono state confermate e rafforzate, compare il colosso automobilistico General Motors (GM), il quarto produttore al mondo di auto. Nel terzo trimestre la quota detenuta da Berkshire è stata aumentata del 7% rispetto al secondo trimestre, a $2,37 miliardi, con l’acquisto di altre 5,3 milioni di azioni. La partecipazione incide ora sul portafoglio di Berkshire per l’1%, e permette alla holding di essere la quinta maggiore azionista di GM.

Tra nuove scommesse Pfizer e altre Big Pharma

Bank of America è l’unica tra le banche storiche su cui Buffett ha investito ad aver visto rafforzata la quota detenuta da Berkshire. In questo caso la partecipazione è salita del 9%, a $1,01 miliardi. Bank of America, seconda banca americana per valore di asset, rimane il gioiello preferito di Berkshire, nell’ambito del settore finanziario, presente nel portafoglio dal 2011. La quota detenuta in Bank of America incide ora per il 10,6% sul portafoglio dell’investitore miliardario.

Pfizer (PFE), che ha appena annunciato i risultati delle sperimentazioni del suo vaccino anti-Covid, è entrata a far parte ufficialmente del regno di Warren Buffett. Nel terzo trimestre, Berkshire ha acquistato infatti una partecipazione nel colosso farmaceutico americano pari a 3,7 milioni di azioni, per un valore di $136,2 milioni. Si tratta di una quota minuscola, pari allo 0,06% del valore totale di portafoglio di Berkshire Hathaway.

Acquistata anche una quota di Bristol Myers-Squibb (BMY), pari a quasi 30 milioni di azioni, per un valore di $1,81 miliardi. Buffett ha reso noto di aver accumulato una posizione anche in un’altra Big Pharma: Merck, con l’acquisto di 22,4 milioni di azioni, per un valore di quasi $1,86 miliardi.

Tra le nuove scommesse di Berkshire Hathaway c’è anche Snowflake, società attiva nel settore cloud-data, che è approdata a Wall Street a settembre dello scorso anno. Sorpresa. All’Ipo aveva partecipato lo stesso Warren Buffett, che non è mai stato un grande fan dei collocamenti in Borsa. Berkshire ha acquisito una partecipazione di Snowflake pari a 6.125.376 azioni, per un valore di $1,54 miliardi.

Le altre società su cui Berkshire ha accumulato posizioni nel terzo trimestre sono:

AbbVie (ABBV): si è confermata la nuova scommessa nell’healthcare più significativa: partecipazione accumulata pari a 21,3 milioni di azioni, per un valore di $1,86 miliardi.

T-Mobile (TMUS): nuova quota pari a 2,4 milioni di azioni, per un valore di 276 milioni. La partecipazione incide sul valore del portafoglio di Berkshire per appena lo 0,12%.

Kroger (KR, gigante dei supermercati): partecipazione aumentata del 13% rispetto al secondo trimestre a $847 milioni.