Le Borse cercano di lasciarsi alle spalle la stretta cinese: prevale la prudenza sui mkt
Si ricomincia con il rally di fine anno. Dopo la pausa di ieri l’azionario europeo è ripartito questa mattina, cercando di lasciarsi alle spalle l’aumento dei tassi in Cina, ma i volumi restano contenuti anche a causa della chiusura a Londra. Le Borse in questo momento avanzano all’insegna della prudenza. L’indice Dax è in rialzo di appena lo 0,03% a 6.972 punti, il Cac 40 sale dello 0,16% a 3.868 punti. Madrid resiste in territorio positivo con un +0,06% a 9.904 punti. Mentre Piazza Affari scivola in territorio negativo: perde lo 0,45% a 20.420 punti.
Ieri sui mercati è andato in onda un effetto domino dopo la decisione della Cina di alzare i tassi d’interesse per la seconda volta in poco più di due mesi. A Natale la banca centrale cinese ha, infatti, deciso di aumentare i tassi per la seconda volta in due mesi circa, per far fronte a una forte inflazione nel Celeste Impero, ormai ai massimi da oltre due anni.
I tassi di riferimento sui prestiti e quello sui depositi sono saliti di 25 punti base al 5,81% e al 2,75%. Una mossa che è stata interpretata dagli analisti come un chiaro segnale che le condizioni nei prossimi mesi potrebbero farsi più dure. Per raffreddare i suoi motori, secondo gli economisti, Pechino userà non solo i tassi, ma lascerà anche apprezzare lo yuan, frenando gli enormi afflussi di capitali esteri che rischiano di far surriscaldare l’economia.
La mossa di Pechino si è fatta sentire sulle principali piazze finanziarie europee, ma oggi si cambia copione. “E’ una seduta tranquilla perché molti trader sono in vacanza, anche se sullo sfondo restano aperti diversi interrogativi”, è il commento che va per la maggiore nelle trading room. Si rimette in moto anche l’auto, dopo la seduta di ieri in cui gli investitori hanno incassato una parte dei forti guadagni realizzati nel 2010. Quest’anno quello dell’auto è stato il migliore tra gli indici di settore delle borse europee con un aumento di oltre il 50%. A Piazza Affari Fiat guadagna lo 0,40% a 15,07 euro. I titoli legati al prezzo del petrolio come Eni (-0,36% a 16,46 euro), Saipem (-0,89% a 36,82 euro) e Tenaris (-2,91% a 17,99 euro) appesantiscono il Ftse Mib.