Lavoro Usa: 151mila nonfarm payrolls, disoccupazione sale al 4,1%

Fonte immagine: iStock
Il Bureau of Labor Statistics statunitense ha pubblicato gli attesi dati sull’occupazione di febbraio. Il job report evidenzia una crescita dei nonfarm payrolls leggermente sotto le attese e un tasso di disoccupazione inaspettatamente in crescita al 4,1%. Le incertezze economiche e politiche cominciano a pesare sul mercato del lavoro, che si sta gradualmente raffreddando, con potenziali impatti sulla politica monetaria della Fed.
I dati sul mercato del lavoro Usa
Il rapporto sui nonfarm payrolls mostra 151 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo, poco meno dei 160 mila del consensus raccolto da Bloomberg, in accelerazione rispetto ai 125 mila di gennaio (rivisti da 143.000).
Il tasso di disoccupazione, atteso stabile al 4,0%, è invece aumentato al 4,1% mentre la crescita dei salari medi orari si attesta al +4,0% su base annua (stima 4,1%, precedente rivisto da 4,1% a 3,9%) con un aumento dello 0,3% su base mensile (in linea con le attese dopo il +0,4% di gennaio).
I dati finali sui nonfarm payrolls sono sostanzialmente in linea con le previsioni, mentre l’aumento inatteso della disoccupazione rappresenta un segnale di rallentamento nel mercato del lavoro. Molte aziende hanno annunciato tagli al personale, e nel solo mese di febbraio le società americane hanno dichiarato il numero più alto di licenziamenti dal 2020. Settori come manifattura e piccole imprese hanno ridotto la forza lavoro, mentre grandi gruppi come HP e Disney hanno recentemente annunciato piani di riduzione del personale.
Tassi Fed: pausa a marzo, due o tre tagli entro fine 2025
Finora, il mercato del lavoro statunitense ha mostrato una resilienza significativa, ma il quadro potrebbe cambiare nei prossimi mesi, alla luce delle incerte prospettive economiche. Come evidenziato da alcuni analisti, il report di febbraio dovrebbe rappresentare l’ultima fotografia della dinamica occupazionale prima che le politiche commerciali e la riduzione della spesa pubblica inizino a manifestare effetti più marcati sulle assunzioni.
Motivo per cui si prevede che la Fed sia propensa a lasciare i tassi invariati nella riunione del 18-19 marzo, a differenza della Bce che ieri ha tagliato ancora di 25 bp. I future sui Fed Funds, al momento, indicano tre tagli da 25 punti base, con la prima mossa attesa fra maggio e giugno. Indicazioni in linea con le ultime parole di Christopher Waller, membro votante della Fed, che ha confermato la possibilità di due o tre riduzioni del costo del denaro nei prossimi mesi.