Lavoro Usa: nonfarm payrolls a 227mila, sale disoccupazione. Taglio tassi Fed più vicino
A novembre l’economia statunitense ha creato 227mila nuovi posti di lavoro, poco più delle attese, mentre la disoccupazione è salita al 4,2%. Resta elevata la crescita annua dei salari medi orari, al 4,0%. Nel complesso, i dati sull’occupazione confermano la solidità del mercato del lavoro americano, come riaffermato pochi giorni fa dal presidente della Fed, Jerome Powell, sostenendo la visione cauta dei funzionari sui tassi di interesse, ma lo scenario base resta quello di un taglio a dicembre.
Nonfarm payrolls a 227mila, disoccupazione sale al 4,2%
Nel mese di novembre, le nuove buste paga nel mercato del lavoro statunitense sono state 227.000, rispetto alle 220 attese dagli analisti e alle 36mila del mese di ottobre, riviste da 12mila inizialmente comunicate. Ricordiamo che la lettura del mese precedente era stata condizionata dagli eventi climatici avversi e dagli scioperi dei lavoratori di Boeing.
Il tasso di disoccupazione è salito al 4,2%, dal 4,1% di ottobre, malgrado il consensus avesse previsto una rilevazione stabile.
I salari medi orari hanno riportato una crescita dello 0,4% su base mensile (in linea con il mese scorso), rispetto al +0,3% stimato e un incremento del 4,0% su base annua (consensus 3,9%, precedente 4,0%).
Ora occhi puntati su inflazione e riunione Fed
Il rapporto di oggi sul mercato del lavoro è l’ultimo prima della riunione della Fed in programma il 18 dicembre, l’ultima del 2024.
In seguito alla diffusione dei dati, le scommesse su un taglio dei tassi si sono intensificate. Al momento i trader assegnano una probabilità intorno al 90% ad un allentamento di 25 bp, complice l’aumento della disoccupazione al 4,2% che mette in secondo piano la crescita sopra le attese dei salari, comunque da monitorare in ottica prezzi.
Ora l’attenzione si sposta sull’inflazione, in uscita mercoledì prossimo, che chiarirà definitivamente le idee ai funzionari su un’eventuale riduzione o una pausa.
La reazione ai dati sul mercato del lavoro Usa
Dopo la pubblicazione del rapporto, i future sugli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq 100 oscillano intorno alla parità, puntando verso un’apertura incerta a Wall Street.
Sull’obbligazionario, i rendimenti dei Treasury a 10 anni scendono di circa 1 bp al 4,16% e quelli sulla scadenza biennale, più sensibili ai tassi, calano di 5 bp al 4,1%.
Sul Forex, cambio euro/dollaro in risalita oltre quota 1,06 mentre il dollaro/yen è stabile a quota 150.
Per il 2025, i trader puntano all’incirca su altri tre tagli dei tassi da parte della Fed.