Notizie Notizie Italia Lavoro: 210mila nuovi contratti ad aprile, 48mila a tempo indeterminato

Lavoro: 210mila nuovi contratti ad aprile, 48mila a tempo indeterminato

25 Maggio 2015 13:28
Le attivazioni di nuovi contratti di lavoro ad aprile sono state nel complesso 756.926, circa 210mila in più rispetto alle cessazioni registrate nel periodo (546.382). Il dato diffuso dal Ministero del Lavoro è in linea con quello registrato ad aprile 2014 (+203mila) ma con un saldo migliore per i contratti a tempo indeterminato (+48mila contro -6mila). Ad aprile infatti le attivazioni di nuovi contratti a tempo indeterminato sono state in particolare 171.515 rispetto a 122.979 cessazioni, con un saldo attivo appunto di oltre 48mila contratti stabili. Le assunzioni sono state anche molto superiori rispetto a quelle che si sono avute nell’aprile del 2014 (112.839).
L’andamento dei contratti a tempo indeterminato tiene conto sia degli sgravi contributivi previsti per le aziende che assumono con questa tipologia per tutto il 2015 sia dell’entrata in vigore del decreto attuativo del Jobs Act sul contratto a tutele crescenti, entrato in vigore il 7 marzo. Bisogna infatti tener conto che aprile è il primo mese completo nel quale i nuovi assunti hanno le nuove regole sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. 
Le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato sono aumentate del 52% rispetto a di aprile 2014 e rappresentano il 22,7% delle assunzioni del mese (erano il 15,7% ad aprile 2014). Le cessazioni di contratti a tempo indeterminato ad aprile 2015 sono ammontate al 22,5% del totale (il 23,1% ad aprile 2014). Quest’anno rispetto ad aprile 2014 son rimasti sostanzialmente stabili i nuovi contratti a tempo determinato (475.273 contro 476.053) mentre sono diminuiti le attivazioni di contratti di apprendistato (18.443 contro 24.335 con un -24,2%) e quelle delle collaborazioni (38.632 contro 47.946 con un -19,4%). 
Nel mese le trasformazioni di rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato sono state 35.883 contro le 19.144 dello stesso periodo del 2014 (+87%). I dati non tengono conto del lavoro domestico e del lavoro pubblico né del lavoro in somministrazione.