Notizie Notizie Mondo Lagarde: “monitoriamo tutti gli sviluppi del mercato”. Tassi Bce, bund, Treasury e Btp: la view di Generali Investments

Lagarde: “monitoriamo tutti gli sviluppi del mercato”. Tassi Bce, bund, Treasury e Btp: la view di Generali Investments

11 Aprile 2025 16:35

Anche la Banca centrale europea (Bce) mantiene la guardia alta di fronte alle incertezze commerciali in atto e ribadisce l’impegno a intervenire a favore della stabilità (dei prezzi e finanziaria). A provare a rassicurare i mercati, che si apprestano a chiudere una settimana sulle montagne russe, con repentini cambi d’umore, è la presidente della Bce Christine Lagarde, nel corso di una conferenza stampa a Varsavia al termine dell’Eurogruppo.

“La Banca Centrale Europea sta monitorando la situazione ed è sempre pronta a utilizzare gli strumenti a sua disposizione e che in passato ha messo a punto per garantire la stabilità dei prezzi e, naturalmente, la stabilità finanziaria, che sono due elementi non disgiunti”, ha sottolineato l’ex numero uno dell’FMI.

Lagarde: “monitoriamo tutti gli sviluppi del mercato”

Monitoriamo attentamente tutti gli sviluppi del mercato”, ha dichiarato Lagarde al termine di una settimana di significative oscillazioni del mercato in balia dall’incertezza sulla politica tariffaria commerciale degli Stati Uniti. “Di recente abbiamo osservato un certo grado di volatilità, ma in Europa – e in particolare nell’area euro – l’infrastruttura del mercato e il funzionamento di mercati, compresi i mercati obbligazionari, funzionano in modo ordinato”, ha affermato rispondendo a una domanda sui Treasury.

Parole che arrivano a meno di una settimana dalla terza riunione del 2025 della Bce. Proprio in occasione del meeting del 17 di aprile, rispettando il “periodo di silenzio” o “periodo di massimo riserbo” che precede le riunioni chiave, Lagarde non ha risposto alle domande dei giornalisti sulla politica monetaria della Bce. Nei sette giorni che precedono, infatti, le riunioni programmate di politica monetaria, i membri del comitato esecutivo della Bce si astengono dal rilasciare dichiarazioni che potrebbero influenzare le aspettative sulle relative decisioni.

Tassi Bce, le attese

Intanto il conto alla rovescia per la riunione di aprile della Banca centrale europea (Bce) è ufficialmente partito. Giovedì 17 aprile il consiglio direttivo della Bce si riunirà in un contesto in cui le turbolenze sui dazi spianano la strada a un nuovo taglio. Se fino a poco tempo fa si parlava di una possibile pausa dei tagli dei tassi da parte dell’istituto di Francoforte, dopo l’annuncio dei dazi da parte dell’amministrazione Trump lo scenario è cambiato con le scommesse su una nuova sforbiciata del costo del denaro (si tratterebbe del settimo taglio da giugno 2024).

Le recenti turbolenze di mercato si sono tradotte in aspettative di tagli più aggressivi sia per la Fed sia per la Bce nel corso del 2025. Prevale, infatti, la preoccupazione sulla crescita, pur consapevoli dei rischi ancora presenti e potenzialmente aggiuntivi (dazi) sul lato inflazione”, ha indicato Filippo Casagrande, head of investments di Generali Investments, rimarcando che “la Bce appare più aperta rispetto alla Fed nel proseguire il ciclo di tagli e le recenti turbolenze sui dazi hanno fatto aumentare la probabilità un ulteriore taglio di 25 punti base già ad aprile”.

Secondo l’esperto, l’Eurtower “sembra più fiduciosa nella traiettoria di discesa dell’inflazione, anche se va detto che l’annuncio di politiche fiscali espansive in Germania potrebbe avere un impatto sul tasso termine di questo ciclo di accomodamento della politica monetaria”.

Bund, Treasury e Btp: la view di Generali Investments

Sul mondo dei tassi, secondo l’analisi di Filippo Casagrande “il Bund rappresenta probabilmente il bene rifugio più solido, grazie all’ottima posizione delle finanze pubbliche tedesche. Inoltre, offrendo un tasso reale positivo di circa lo 0,8%, sostanzialmente in linea con la crescita potenziale reale tedesca, possiamo dire che remunera in maniera appropriata il capitale”.  In sintesi: i Bund rappresentano quindi un buon investimento, sia come remunerazione (dato il rischio ridotto) sia come strumento di diversificazione e protezione del portafoglio”.

Il responsabile investimenti di Generali Investments si sofferma anche sui titoli del Tesoro USA.” Le preoccupazioni sulla tenuta dei conti pubblici, con un rapporto debito/PIL su una traiettoria non sostenibile, e sull’imprevedibilità delle politiche dell’Amministrazione Trump stanno riducendo l’appeal dei titoli governativi statunitensi. Se da un punto di vista prettamente numerico, gli attuali tassi nominale (4,3%) ed in particolare quello reale (attorno al 2%, allineato alla crescita potenziale) sembrano coerenti con una remunerazione compatibile con ritorni complessivi positivi nell’arco di 12 mesi, non possiamo trascurare la volatilità accresciuta di questa classe di attivi. Un atteggiamento neutrale appare quindi appropriato”.

Discorso a parte per i Btp che, a suo avviso, “rimangono supportati da una politica fiscale prudente, ed episodi di volatilità possono rappresentare occasioni di investimento”.