La giornata più nera dell’anno per le Borse, panic selling con petrolio a -13%. Ftse Mib affonda a -4,6%
Venerdì nero a tutti gli effetti sui mercati. In coincidenza con il Black Friday che segna l’avvio della stagione degli acquisti pre-natalizi, i mercati sono stati travolti dall’emergere di una nuova variante Covid che potrebbe innescare una nuova spirale di blocchi. A Wall Street il Dow Jones è arrivato a cedere oltre 1.000 punti con un calo giornaliero di quasi il 3%. Panic selling tra le commodity con petrolio WTI a -13% sotto i 70 $.
A far scattare l’allerta massima sui mercati è stata la scoperta in Sud Africa di una nuova variante, considerata estremamente più contagiosa della variante Delta. La variante chiamata scientificamente B.1.1.529, ribattezzata non ufficialmente Nu, presenterebbe secondo gli esperti 32 diverse mutazioni nella proteina spike.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha indetto oggi una riunione straordinaria per decidere se dichiarare il nuovo ceppo Nu come una “variant of concern, VOC” (etichetta utilizzata per i ceppi virali che si sono dimostrati più contagiosi, che portano a malattie più gravi o che riducono l’efficacia di misure, test, trattamenti o vaccini). Intanto il Regno Unito ha preso già provvedimenti, chiudendo i confini a sei paesi africani: oltre al Sud Africa, sono stati sospesi i voli dal Namibia, Lesotho, Eswatini, Zimbabwe e Botswana. Anche l’Italia ha deciso di bloccare i voli dal Sud Africa.
Inizio di una correzione più profonda?
Tra gli analisti ci si chiede se il tonfo di oggi segna l’inizio di una correzione più profonda. Secondo Emmanuel Cau, head of European equity strategy di Barclays, una crescita resiliente e le banche centrali pazienti dovrebbero continuare a fornire ammortizzazione su un orizzonte di medio termine, mentre gli investitori hanno ‘polvere secca’ per acquistare sulla debolezza. “La chiave è scoprire se i vaccini attuali rimangono efficaci contro le varianti o meno – prosegue l’esperto – . L’incertezza del Covid potrebbe costringere le banche centrali a peccare dalla parte della cautela”.
Milano deraglia con ribassi di oltre il 6% per alcune big
In chiusura di giornata l’indice Ftse Mib segna -4,6% in area 25.852punti, sui minimi di giornata, con banche e titoli energy in fondo al listino. Tra le altre asset class il petrolio è arrivato a crollare di oltre il 7%, male anche le criptovalute mentre si sono apprezzate le valute ‘rifugio’, in primis yen e franco svizzero.
Tra i singoli titoli di Piazza Affari debolezza pronunciata dei bancari, tra i settori più esposti insieme a energetici e industriali al rischio di un nuovo brusco stop dell’attività economica. Oltre -6,9% per Unicredit in area 10,49 euro, -5,75% per Intesa Sanpaolo.
Molto male anche i titoli oil: Tenaris è stata la peggiore oggi con oltre -7%, -6,23% ENI. Giornata no anche per Stellantis a -6,83% a 15,56 euro nonostante Fitch abbia migliorato l’outlook sul gruppo che passa a positivo da stabile.
Sul fronte opposto oltre +5,5% per Diasorin, il titolo che maggiormente può trarre beneficio da un riacutizzarsi dell’emergenza Covid.
TIM tiene in attesa responsi del cda
In tenuta oggi TIM (-0,72% in area 0,4805 euro) nel giorno del cda straordinario. Il ceo Luigi Gubitosi sarebbe pronto a fare un passo indietro per favorire un esame dell’offerta di KKR. Nelle ultime ore è emersa forte la candidatura come ceo di Pietro Labriola, attuale numero uno di TIM Brasil.
Intanto, secondo quanto riportato da Bloomberg News, KKR e CVC Capital Partners starebbero valutando di collaborare per un’offerta per Telecom Italia.