Cina sempre più affamata di formaggi italiani, Pechino importa sempre più panna e burro anche a costi maggiori

Nonostante l’impatto economico della crisi ucraina l’import in valore della Cina continua a salire segnando a febbraio 2022 un incremento del 23,2% su base annua. Lo si legge in un report stilato da CLAL, che analizza il mercato lattiero caseario, ne interpreta andamento e tendenze, rende disponibili dati, notizie e sintesi mediante un’attività di informazione e formazione.
In particolare, secondo CLAL, le voci più rilevanti sono Polvere di Latte Intero (WMP), Panna, Polvere di Latte Scremato (SMP), Burro e altri grassi, con consistenti aumenti dei prezzi unitari. L’aumento delle quantità è del +3,1% su base tendenziale, con aumenti sensibili degli acquisti di WMP (+40%), Crema di latte (+37,4%), Burro e altri grassi (+61,2%). Ne risulta, si legge nel report, un aumento dei prezzi medi all’import del +43% per il Burro e del +10,6% per la Crema.
CLAL pone l’accento anche sull’import di Formaggi. Nel mese di febbraio la Cina ha accelerato gli acquisti (+11,4% in quantità e +23,6% in valore), con un prezzo unitario aumentato del 10,9%.
Formaggi italiani sempre più richiesti in Cina
L’Italia ha saputo trarne beneficio dall’import di Formaggi da parte della Cina. Come si legge nel report di CLAL, la performance di febbraio del Belpaese è decisamente positiva in quantità (+56,2%) rispetto allo stesso mese del 2021. Tale crescita colloca l’export di Formaggi italiani al quarto posto dopo la Nuova Zelanda, che detiene il 64% delle quote di mercato, l’Australia (14% del market share) e gli Stati Uniti (5% del mercato).
Delle 453 tonnellate di Formaggio esportate in Cina dall’Italia a febbraio 2022, si legge nel report, ben 313 tonnellate sono rappresentate dai Formaggi Freschi, a conferma che i gusti dei cinesi si stanno sempre più orientando verso tale tipologia di prodotti caseari.
CLAL sottolie anche l’Unione Europea ha una posizione di rilievo. Nel primo bimestre del 2022, infatti, l’Unione Europea conferma saldamente la propria posizione di secondo fornitore di prodotti lattiero caseari per la Cina (con 186.300 tonnellate), alle spalle della Nuova Zelanda (447.100 tonnellate) e davanti a Stati Uniti e Australia.