Notizie Criptovalute La ‘bitcoin family’ emigra in Portogallo per godere di tasse al 0% sulle crypto. In Italia invece arrivano norme più restrittive

La ‘bitcoin family’ emigra in Portogallo per godere di tasse al 0% sulle crypto. In Italia invece arrivano norme più restrittive

13 Febbraio 2022 12:12

E’ stata ribattezzata “Bitcoin Family” la famiglia olandese di cinque persone, i Taihuttus, che ha trascorso gli ultimi cinque anni viaggiando in 40 paesi diversi e alla fine ha deciso di mettere radici in Portogallo, il paradiso fiscale per le criptovalute. A raccontare la loro storia la Cnbc sottolineando che il patriarca della famiglia, Didi Taihuttu, ha scelto il Portogallo per sistemarsi perché è uno degli ultimi paesi in Europa con tassazione zero sui bitcoin, una destinazione troppo allettante da ignorare.

Nel 2017, Didi Taihuttu, sua moglie e i suoi tre figli hanno liquidato tutto ciò che possedevano, compresa una casa di 2500 mq, cambiando completamente vita e investendo tutti i risparmi in Bitcoin quando era scambiato a 900 dollari. La più grande criptovaluta del mondo è attualmente scambiata intorno ai 42.000 dollari dopo aver raggiunto un picco di circa 69.000 dollari a novembre. Taihuttu, il 43enne padre di tre figli dice di salvaguardare la cripto fortuna della famiglia in caveau segreti in quattro diversi continenti, quindi presumibilmente la loro quota di criptovalute è abbastanza sostanziosa da far sì che valga la pena volare attraverso il mondo per riscattare il loro denaro decentralizzato.

In Italia arrivano norme più restrittive

E mentre il Portogallo diventa un paradiso fiscale per le criptovalute, in Italia entra in vigore il decreto che applicherà norme più restrittive rispetto alle direttive Ue assimilando gli exchange di valute virtuali ed i prestatori dei servizi di custodia ai money transfer e alle società di mediazione creditizia, che dovranno dunque iscriversi all’OAM (Organismo degli agenti e mediatori). Nasce al contempo una sorta di anagrafe delle criptovalute sia per le operazioni sia per i gestori.

I dati delle operazioni con i saldi delle transazioni, saranno trasmessi trimestralmente al ministero dell’economia. Mentre per chi opererà in Italia sarà obbligatoria l’iscrizione nel registro della valuta gestito dall’Oam (organismo agenti e mediatori), chi non adempie all’obbligo non potrà operare in Italia e rischia fino all’oscuramento del sito. Il censimento degli operatori, persone fisiche e società italiane e soprattutto straniere (il 90% del mercato è straniero), partirà 90 giorni dopo l’entrata in vigore del decreto del ministero dell’economia che istituisce il registro, firmato da Daniele Franco ministro dell’economia, e in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. In conseguenza della notizia della firma del Decreto, la divisione Crypto Consulting di Soluzione Tasse ha visto un aumento del +250% di richieste di consulenza.