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Kairos su equity e bond: consigli di investimento

23 Gennaio 2023 08:00

Banche centrali, tassi, mercati: Kairos dà le prime indicazioni su come impostare il proprio portafoglio di investimenti.

“Il 2023 è iniziato con grande ottimismo su tutti i mercati”, fanno notare Rocco Bove, Head of Fixed Income e Massimo Trabattoni, Head of Italian Equity di Kairos.

Come investire oggi secondo gli esperti di Kairos

“Sicuramente abbiamo iniziato l’anno con un posizionamento abbastanza prudente da parte di tutti gli operatori, in continuità con quanto vissuto l’anno scorso”, afferma Trabattoni di Kairos, secondo cui però “al di là delle aspettative sull’andamento dell’inflazione, sul mercato equity dovremmo tornare a guardare il reporting e cercare di capire come si posizioneranno le curve dei bond, che ci forniscono un’indicazione su come si muoverà il ciclo economico, perché il vero rischio che oggi abbiamo è quello di un leggero rallentamento nei prezzi”.

Trabattoni continua:

“Se dovessimo trovarci in un contesto di recessione, potremmo avere in termini di comportamenti settoriali dei trend diversi rispetto a quelli che stimiamo oggi”.

“Sulla parte equity Italia – aggiunge l’esperto di Kairos – stiamo ripesando la parte più legata all’andamento dei tassi di interesse, alla luce della considerazione che i prezzi già scontano anche due eventuali rialzi da parte della Banca Centrale Europea”.

Dunque, “sarà importante verificare nel prossimo reporting le prospettive di crescita delle singole aziende per capire dove troveremo le opportunità d’investimento nel corso di quest’anno”.

“È proprio l’inflazione che torna ad essere il focus per i mercati, perché sta dando dei primi segnali di rallentamento naturale, non legati al ciclo economico” precisa Bove.

“Questo aspetto, secondo alcune letture, apre alla possibilità che le Banche Centrali, che stanno ancora parlando in maniera molto hawkish, possano decidere di adottare un atteggiamento più morbido nel corso dell’anno, se l’inflazione diminuire per motivi non connessi soltanto al ciclo” aggiunge.

“Su questo sono puntati gli occhi di tutto il mercato e sarà il vero spartiacque tra quello che il mercato temeva l’anno scorso e le speranze per questo nuovo anno. Chiaramente la lettura sulla Fed è un po’ più semplice, se consideriamo che il ciclo economico americano è più forte e meno legato al tema dell’energia; alcuni operatori si spingono addirittura a stimare dei tagli della Fed già nel corso del 2023″.

Bove fa notare che “la situazione è un po’ più delicata in Europa perché innanzitutto i tassi sono più bassi e lo spazio per eventuali tagli si riduce, la BCE è partita dopo con i rialzi rispetto al ciclo della Fed e, in ultimo, la dipendenza del ciclo economico rispetto all’approvvigionamento di fonti energetiche. È quindi necessario fare un distinguo sulle geografie. L’America probabilmente è più avanti, l’Europa segue, ma in realtà in questo inizio anno è proprio l’Europa che ha sovraperformato… e anche l’Italia”, sottolinea l’analista.

“La buona notizia è che il mercato primario dei bond ha riaperto in modo molto positivo, tutte le emissioni corporate sono state ben digerite e questo è un segnale di forza anche per la parte equity, perché le aziende tornano a potersi rifinanziare sul mercato. In questo senso è importante riposizionare un portafoglio con una duration più lunga sulla parte investment grade, con un pivot sui 3 – 5 cinque anni”, conclude il responsabile della divisione di reddito fisso di Kairos.