Juventus: il campionato in Borsa adesso è più difficile, c’è spazio per nuovi rally?
In attesa del fischio di inizio che sancisca l’avvio ufficiale della nuova stagione del campionato di Serie A 2019-2020 il prossimo 24 agosto, la Juventus si è già posizionata in vetta a un’altra classifica: ovvero quella di creazione di valore. Infatti, secondo uno studio della Boston Consulting Group, la Juventus è la società italiana che ha creato più valore per gli investitori in Borsa negli ultimi cinque anni. E infatti basta guardare il grafico nel medio lungo periodo per capirne le ragioni.
Da inizio anno Juventus ha guadagnato il 50% in Borsa, tra i migliori 5 titoli del Ftse Mib e sovraperformando l’indice principale del 44%. Negli ultimi 5 anni invece il rialzo del titolo è monstre, Juventus infatti ha guadagnato oltre il 600%.
Il titolo Juventus presenta un quadro grafico positivo e orientato al rialzo. I corsi infatti seguono la trend line rialzista di medio-lungo periodo, costruita sui minimi di ottobre 2018 e aprile 2019 e si sono riportati sulla resistenza statica importante di 1,6 euro. Questo il livello da infrangere in chiusura e con volatilità per permettere al titolo lo slancio necessario a raggiungere 1,715 euro e i massimi storici a 1,813 euro.
Al ribasso invece il supporto chiave rimane quello collocato a 1,4 euro, dove passa non solo la trend line su citata ma anche il ritracciamento di Fibonacci del 38,2% di tutto l’up trend avviato sul minimo di maggio 2018.
Al top anche in tema di investimenti
Boston Consulting Group (BCG) decreta i meriti (questa volta non sportivi) della Vecchia Signora (passata sul Ftse Mib dallo scorso dicembre) con lo studio “Value Creators”. Un rapporto che da 21 edizioni misura la performance delle aziende quotate a maggiore capitalizzazione in termini di Total shareholder return (TSR), una metrica elaborata dalla società di consulenza BCG che esprime il ritorno complessivo dell’investimento azionario misurando la variazione del prezzo delle azioni e il rendimento dei dividendi distribuiti e reinvestiti. Dall’analisi, infatti, emerge come i bianconeri abbiano generato un TSR pari al 36%.
Scorrendo la classifica tricolore sul podio si piazzano Amplifon (29%) e Recordati (27%). Quest’ultima rientra poi, a livello internazionale, tra le prime 20 aziende per creazione di valore nella categoria Mid-Cap Pharma. Al quarto posto ancora una società della Galassia Agnelli, anche se con sede legale nel Regno Unito. Si tratta di Fiat Chrysler Automobiles che è presente anche tra le prime 10 società nell’Automotive OEM (Original Equipment Manufacturer). Seguono nella top ten Campari (21%), Diasorin (18%), A2A (17%), STMicroelectronics (16%), Hera (14%) ed Enel (14%).
Se si guarda oltreconfine, con un occhio alla classifica globale, si evidenzia come siano ancora le aziende statunitensi a guidare la classifica dei creatori di valore, conquistando sette dei primi 10 posti e 11 dei primi 20 tra le aziende globali a grande capitalizzazione. Analizzando le altre principali evidenze dello studio, si rileva come dal 2014 al 2018, i 10 principali creatori di valore hanno registrato in media un TSR sui 5 anni del 35%, con un range che va dal 27% al 54%. Il TSR medio quinquennale per le oltre 2.200 aziende presenti nel database è stato dell’8,2%, in linea con i rendimenti a lungo termine del mercato globale dei capitali.