JPMorgan, Wells Fargo, Citigroup: trimestrali in arrivo, le previsioni

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Earning season alle porte e l’attenzione sale in attesa di scoprire i dati economico finanziari maturati durante l’ultimo trimestre del 2024. Ad aprire le danze saranno i bancari, con la giornata di mercoledì 15 gennaio caratterizzata dalla pubblicazione dei conti dei principali conglomerati finanziari americani, tra cui JPMorgan & Chase, Wells Fargo e Citigroup. Titoli che in borsa hanno macinato terreno toccando, per JPM e WFC, nuovi picchi. Il 2025 si è aperto con qualche incertezza, in attesa di comprendere i numeri che hanno contraddistinto l’ultimo trimestre dell’anno e le guidance aziendali per quello corrente.
JPMorgan, Wells Fargo e Citi, trimestrali previste in flessione in attesa delle nuove guidance
Un mercoledì 15 gennaio ad alta tensione sui mercati, con i principali titoli bancari sotto la lente di ingrandimento per la pubblicazione dei conti del terzo trimestre 2024. JPMorgan, Wells Fargo e Citi, tra le altre, sono chiamate a delle risposte dopo un avvio 2025 un po’ incerto.
JPMorgan: attesa una leggera flessione
Previsto un leggero rallentamento rispetto al trimestre precedente per il periodo che va a chiudere il 2024. Una flessione dell’EPS del –6,5% ed una riduzione dei ricavi del -3%, secondo le previsioni del consensus Bloomberg che suggeriscono un EPS di $ 4,087 e ricavi pari a $ 41,95 miliardi per il Q4 2024. Nonostante questo calo su base trimestrale, il confronto a dodici mesi vede i ricavi in crescita del +5%, segno della resilienza della banca di fronte al contesto sfidante.
Gli occhi degli analisti saranno puntati sulle performance di JPMorgan nel comparto retail e nella divisione corporate, principali motori trainanti del business aziendale. Il cambio di paradigma nella struttura socio-economica per il prossimo futuro sarà al centro delle valutazioni in un contesto in forte evoluzione.
Wells Fargo: performance stabile, ma attenzione al contesto regolamentare
Le attese per Wells Fargo indicano un EPS di $ 1,335 e ricavi di $ 20,59 miliardi, in contrapposizione rispetto ai risultati del Q3 2024. Sul fronte EPS, infatti, si attende una flessione stimata del -6% rispetto al trimestre precedente, mentre i ricavi sono rivisti in leggero rialzo, +1%. Guardando al confronto annuale, il miglioramento è più marcato lato EPS segnando un incremento del +55%, mentre i ricavi si mantengono pressoché stabili rispetto ai 20,48 miliardi di dollari registrati nel Q4 2023.
La banca ha beneficiato dell’aumento delle commissioni e di un recupero del comparto mutui, ma le sfide permangono, soprattutto sul fronte regolamentare. Le sanzioni e i controlli sul rispetto delle norme continuano a rappresentare un freno per la crescita a lungo termine. Gli addetti ai lavori guardano con interesse anche agli sviluppi su questo tema, oltre ai risultati delle dinamiche tradizionali del settore.
Citigroup: segnali di ripresa nonostante le sfide aziendali
Per Citigroup, il consensus Bloomberg stima un EPS di $ 1,225 e ricavi pari a $ 19,49 miliardi. Questi numeri evidenziano un calo rispetto al Q3 2024, con una flessione del -19% per l’EPS e una riduzione dei ricavi del –4%. Tuttavia, il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno dipinge un quadro più positivo. Il risultato netto, che nel Q4 2023 era negativo (-1,16 dollari), segna ora un recupero significativo, mentre i ricavi crescono del +11,8%.
Citigroup sta cercando di rafforzare il proprio posizionamento strategico, riducendo la dipendenza da attività meno redditizie e puntando su settori a maggior valore aggiunto. Gli analisti cercheranno pertanto conferme su questi fronti ponendo particolare attenzione alle guidance aziendali per il 2025.
Outlook grafico del titolo JPMorgan
Un inizio di anno in compressione per il titolo di JPMorgan dopo aver segnato una crescita su nuovi massimi storici a $ 254,31 nel mese di novembre. In attesa della pubblicazione dei dati sulla trimestrale, il titolo quotato al NYSE sembra essersi preso una pausa dopo una performance complessiva del +41% circa nel 2024.
Uno stop dal retrogusto di fase di accumulazione per il titolo di una delle principali banche mondiali, con il prezzo che dopo i massimi storici toccati a novembre ha virato lateralmente in un canale di consolidamento. Il grafico non rilascia particolari segnali tecnici se non una forza del trend ancora elevata, testimoniata dalla distanza verticale tra il prezzo e la trendline (in blu) a pendenza positiva.
L’attenzione da parte degli analisti si riversa quindi sui principali livelli di prezzo contraddistinti dai supporti e dalle resistenze, di cui i livelli chiave sono rispettivamente $ 235,00 e $ 255,00 e che fungono da rilevanti soglie psicologiche. Un’eventuale tentativo di rottura e successiva conferma oltre queste zone potrebbe andare a definire la direzione della prossima price action. In tal senso, maggiori indicazioni si avranno a seguito della pubblicazione dei conti del trimestre Q4.
Si suggerisce ad ogni modo di tenere monitorati anche gli sviluppi dai principali indicatori, quali il grafico del RSI 14 periodi, la cui eventuale rottura del triangolo (in verde) potrebbe anticipare la partenza del movimento. Volume profile, invece, che può risultare utile per fissare eventuali soglie limite qualora il prezzo prenda una direzione specifica.
Outlook grafico del titolo Wells Fargo
Fase di mercato caratterizzata da un andamento laterale anche per il titolo di Wells Fargo, il quale dopo aver toccato i massimi storici a $ 78,13 a novembre ha virato orizzontalmente in cerca di conferme. Dopo una performance molto positiva nel 2024 (+45% circa), il prezzo del titolo ha subito una correzione superiore al 10% dai massimi storici.
Il movimento rialzista di medio e lungo periodo ha trovato conferma nella rottura del pattern grafico di doppio minimo che ha portato il titolo bancario a definire nuovi massimi storici. Dopo una forte crescita, tuttavia, la fine del 2024 e l’inizio del 2025 sono stati caratterizzati da una fase laterale in accumulazione con test sul principale supporto statico (in giallo) in area $ 70,00. Al momento questa area sembra reggere e non ci sono evidenti segnali di inversioni ribassiste. Tuttavia, qualora il prezzo dovesse confermarsi sotto a questo supporto, attenzione ad un eventuale scenario correttivo più profondo. In questo caso i primi livelli chiave da monitorare sono i supporti in area $ 66, $ 62 e, in caso di ribassi peggiori, $ 57,80, in concomitanza del POC del Volume Profile.
Indicazioni di un’eventuale fase di debolezza potrebbero inoltre giungere dal grafico del RSI a 14 periodi, il quale al momento giace sul supporto statico (in viola). La rottura di questo livello e quella conseguente del supporto dinamico (in verde) potrebbe preannunciare una fase di ribassi. Gli analisti monitorano attenti, in attesa della trimestrale.
Outlook grafico del titolo Citigroup
Sedute calde per Citi, che in attesa dei risultati del trimestre si trova in una fase particolarmente delicata da un punto di vista grafico. Il 2025 è cominciato con un andamento nel complesso positivo, in linea con la conclusione dell’anno precedente, archiviato con una performance del +40% circa.
L’attacco alla resistenza dinamica (in blu) di lungo periodo è stato momentaneamente rigettato, ma attenzione ad eventuali sorprese positive dalla pubblicazione dei conti del trimestre. In questo scenario infatti, il titolo potrebbe proseguire e tentare un nuovo attacco ai livelli di massimo relativo in area $ 73,85 che, qualora si ottenessero conferme, porterebbe il titolo al di fuori di una situazione di accumulazione ormai pluriennale.
Se il titolo dovesse godere della forza necessaria per rompere al rialzo tale soglia, ecco allora che si avrebbe la definizione di una nuova direzionalità con target ad orizzonti temporali di lungo periodo su livelli ben superiori, verso area $ 135,00. Attenzione allora ai livelli chiave sia sul grafico dei prezzi, sia sul grafico del RSI a 14 periodi, sul quale si consiglia di monitorare il comportamento in prossimità delle soglie di resistenza, dinamica e statica, la cui rottura potrebbe anticipare un eventuale movimento.