Notizie Dati Bilancio Mondo JP Morgan delude Wall Street, utile giù del 28%. Dimon vede economia globale a rischio

JP Morgan delude Wall Street, utile giù del 28%. Dimon vede economia globale a rischio

14 Luglio 2022 17:32

JP Morgan ha annunciato il crollo dell’utile del 28% nel secondo trimestre del 2022 e la sospensione temporanea del buyback per mantenere più liquidità a disposizione. La banca guidata da Jamie Dimon ha specificato che gli accantonamenti per prestiti inesigibili di 428 milioni di dollari hanno influenzato i numeri del secondo trimestre. I ricavi si sono attestati a 31,63 miliardi di dollari rispetto ai 31,95 miliardi di dollari previsti.

La maggiore banca statunitense ha riportato nel secondo trimestre un utile netto di 8,65 miliardi di dollari, diminuito del 28% rispetto all’anno precedente. Gli analisti prevedevano utili a 8,9 miliardi di dollari. L’utile per azione nel secondo trimestre di 2022 si é attestato a 2,76 dollari per azione rispetto a 2,88 di attese.

“L’economia statunitense continua a crescere e sia il mercato del lavoro che la spesa dei consumatori, e la loro capacità di spendere, rimangono in buona salute”, ha affermato il CEO Jamie Dimon nel comunicato stampa.

“Ma la tensione geopolitica, l’inflazione elevata, il calo della fiducia dei consumatori, l’incertezza su come e quanto devono salire i tassi, l’inasprimento della politica monetaria come mai visto prima e i loro effetti sulla liquidità globale, combinati con la guerra in Ucraina e i suoi effetti dannosi sull’energia globale ed i prezzi dei generi alimentari è molto probabile che abbiano conseguenze negative sull’economia globale in futuro”, ha avvertito.

Con questa prospettiva, JPMorgan ha deciso di sospendere “temporaneamente” i riacquisti di azioni per poter raggiungere i requisiti patrimoniali regolamentari, una prospettiva temuta dagli analisti all’inizio di quest’anno. Il mese scorso, la banca è stata costretta a mantenere invariati i dividendi mentre i rivali hanno aumentato i pagamenti.

Commissioni bancarie in calo nel secondo trimestre

Le commissioni bancarie sono diminuite del 54% a 1,65 miliardi di dollari, 250 milioni di dollari al di sotto della stima di 1,9 miliardi di dollari. I ricavi di quella divisione sono stati influenzati da 257 milioni di dollari di ribasso sulle posizioni detenute nel portafoglio di prestiti ponte dell’azienda.

I ricavi del reddito fisso in crescita del 15% a 4,71 miliardi $

I ricavi del trading di reddito fisso sono cresciuti del 15% a 4,71 miliardi di dollari, ma comunque ben al di sotto della stima di 5,14 miliardi di dollari degli analisti per il trimestre, poiché i buoni risultati del trading macro sono stati compensati dalla debolezza del credito e dei prodotti cartolarizzati.

La divisione equity trading batte le stime

Buone notizie invece per quanto riguarda l’equity trading, i ricavi del trading di azioni sono aumentati del 15%, a 3,08 miliardi di dollari, superando la stima di 2,96 miliardi di dollari.

JP Morgan cede il 5% dopo la pubblicazione dei conti

Qualche ora dopo l’uscita dei conti il titolo JP Morgan cede il 4,70%, in calo del 32% da inizio anno. Seduta caratterizzata delle vendite anche sull’indice S&P 500 che cede l’1,61%, il Dow Jones -1,66% e il Nasdaq Composite flette dell’1,71%

 

JPMorgan, la più grande banca statunitense in termini di asset, è seguita da vicino per avere indizi su come si è comportato il settore bancario durante un trimestre caratterizzato da tendenze contrastanti. Da un lato, i livelli di disoccupazione sono rimasti bassi, il che significa che consumatori e imprese hanno avuto poche difficoltà a rimborsare i prestiti. L’aumento dei tassi di interesse e la crescita dei prestiti significano che l’attività di prestito principale delle banche sta diventando più redditizia. E la volatilità nei mercati finanziari è stata una manna per i trader a reddito fisso.