Italiani meno formiche, in 20 anni tasso di risparmio sceso del 13% – Confcommercio
Vent’anni sono bastati per ridurre di ben 20 miliardi di euro il gruzzolo che gli italiani mettono via. Questo è quanto emerso da un’analisi dell’Ufficio Confcommercio sui risparmi delle famiglie italiane dal 1990 al 2010. Se all’inizio del periodo per ogni 100 euro di reddito gli italiani ne risparmiavano 23, oggi le famiglie riescono a metterne da parte meno di 10, indicando una consistente riduzione della propensione al risparmio nell’arco di un ventennio. In particolare, in questo periodo il risparmio annuo pro capite, in termini reali, si è ridotto di quasi il 60% (circa 4.000 euro nel 1990, 1.700 nel 2010). Questa contrazione dipende da due importanti cause: la stagnazione del reddito disponibile e l’età media della popolazione. La ricerca fa emergere anche un’interessante curiosità: buona parte del risparmio annuale finisce investito in abitazioni, soprattutto per fini cautelativi. L’ultima rilevazione dell’indagine Censis-Confcommercio sul Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane infatti evidenzia che sul finire dell’anno scorso e in questa prima parte del 2011 gli orientamenti di risparmio delle famiglie italiane presentano una caratteristica piuttosto marcata: o investimenti immobiliari o liquidità, senza significative alternative.