Notizie Notizie Italia Italia, nel 2021 crescita oltre il 6% per il Pil: futuro promettente, ma occhio ai rischi in aumento

Italia, nel 2021 crescita oltre il 6% per il Pil: futuro promettente, ma occhio ai rischi in aumento

22 Dicembre 2021 15:00

L’Italia attraversa questo periodo un po’ incerto con una ritrovata capacità di crescita che sembra promettere bene per il futuro. Il Pil di quest’anno dovrebbe superare il +6%, soprattutto grazie al balzo dell’attività economica andato ben oltre le attese. E l’anno prossimo rallenterà attestandosi di poco sopra il +4%. Per capire meglio come evolverà la situazione, servirà monitorare i rischi e le opportunità del 2022 che potranno far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. Il focus sul Bel Paese è stato pubblicato nell’Outlook 2022 di Intesa Sanpaolo.

La crescita sorprendente

Le note positive arrivano dalla ripresa dell’economia. Stime di crescita al rialzo per il Pil italiano al 6,2% nel 2021 e al 4,3% nel 2022. È uno dei dati che emergono dalla nuova analisi degli economisti della direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. Secondo gli esperti dell’istituto, l’economia potrebbe recuperare i livelli pre-Covid già entro la metà del prossimo anno, anche se l’output gap si chiuderà verosimilmente solo nel 2023.

Il trend dell’inflazione

Preoccupa un po’ l’inflazione, sebbene l’Italia sia messa meglio dell’Eurozona. L’aumento dei prezzi, dopo il balzo degli ultimi mesi del 2021 (al 3,7% sul NIC e 3,9% sull’IPCA a novembre), dovrebbe rimanere superiore al 2% per la maggior parte del 2022. Il report stima in media d’anno un IPCA al 2,7% nel 2022 (dall’1,9% del 2021) e poi in moderazione all’1,8% nel 2023.

I rischi in aumento

In generale, l’incertezza sullo scenario di crescita resta elevata, e non mancano rischi al ribasso, che sembrano anzi in media essere aumentati proprio negli ultimi tempi: la portata della quarta ondata pandemica, gli effetti dei colli di bottiglia sulle supply chain, il peso dello shock energetico. Tre fattori che incideranno fortemente sulle capacità di crescita dei Paesi europei e dell’Italia. Con il chiaro auspicio che Roma continui a sorprendere tutti in positivo, facendo le scelte migliori in ognuno dei campi necessari.