Notizie Rating Italia: S&P’s, le elezioni mettono a rischio processo riformatore

Italia: S&P’s, le elezioni mettono a rischio processo riformatore

20 Febbraio 2013 19:35

Le elezioni del 24-25 febbraio potrebbero mettere a rischio il processo riformatore intrapreso dal Bel Paese. È quanto sostiene in un report sulla crisi del debito sovrano Moritz Kraemer, responsabile per Standard & Poor’s dei rating dei paesi Emea. 

“Esiste il rischio che le elezioni facciano perdere slancio all’importante processo riformatore destinato a migliorare le prospettive di crescita del Paese”, ha detto Kraemer anticipando che l’agenzia per valutare il merito di credito italiano guarderà “più all’andamento della crescita che alle performance di bilancio”.

Il pericolo è rappresentato dalla frammentazione
La capacità di portare avanti le riforme dipenderà dalla forza del mandato del prossimo governo, forza che andrà valutata “in tutti e due i rami del Parlamento” anche perché è proprio alla “frammentazione e alla debolezza delle coalizioni politiche che è possibile attribuire l’alto debito pubblico, stimato al 127% del PIL a fine 2012”.

“Nonostante le riforme introdotte dal governo tecnico, le prospettive di crescita dell’economia italiana si confermano compresse“, rileva l’esperto, secondo cui il nostro Paese deve prima di tutto affrontare “la rigidità del mercato del lavoro, l’estrema protezione per il settore dei servizi e l’elevato carico fiscale”.

Secondo l’agenzia di rating, un altro problema è rappresentato dal fatto che la tassazione, essendo destinata a finanziare le spese correnti, “non contribuisce a miglioramenti duraturi alla crescita potenziale”. Per S&P’s oggi le piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale del Paese, devono fare i conti con le difficoltà connesse con “l’accesso al credito, le rigidità strutturali e la struttura demografica del Paese”.