Italia: S&P, outlook ancora negativo senza riforme strutturali volte alla crescita
Standard & Poor’s avverte l’Italia. L’outlook sul Paese rimarrà negativo se il governo Letta non sarà in grado di attuare le politiche volte a ripristinare la crescita, evitando un deterioramento oltre le attese degli indicatori del debito pubblico. E’ quanto si evince dal rapporto dell’agenzia dedicato ai rischi sui rating sovrani dei Paesi dell’Eurozona nel 2014. Attualmente il giudizio sul Belpaese da parte dell’agenzia internazionale è BBB con outlook negativo.
A influire, spiega S&P, sono anche i ritardi nell’affrontare alcune rigidità del mercato del lavoro, dei servizi e dei prodotti, responsabili del rallentamento della crescita. Crescita che risulta limitata a causa della debole domanda di lavoro, le strette condizioni del credito e le condizioni deflazionistiche, nonostante S&P ammetta ci sia una qualche prova di inizio di ripresa economica e un alleggerimento delle pressioni fiscali. Inoltre l’outlook negativo riflette l’incertezza degli esperti sulla tenuta dei trend e delle politiche economiche.
D’altra parte, spiegano gli esperti, l’outlook potrebbe subire un miglioramento passando da negativo a stabile nel caso in cui il Governo riuscisse a mettere a punto le riforme strutturali capaci di portare l’economia italiana ad un maggior livello di crescita. Per S&P il Pil italiano crescerà quest’anno limitatamente dello 0,5% l’anno tra il 2014 e il 2016, che continua a sollevare dubbi sul debito pubblico, stimato a fine anno in aumento al 134% del Pil. Nel 2015 il Pil è atteso crescere dello 0,9% e nel 2016 resterà comunque quasi al di sotto del livelli registrati nel 2007.