Italia: Ocse rivede al rialzo stima Pil 2016. Banche rimangono “fragili”
L’Ocse si mostra più ottimista sull’Italia, ma definisce “fragile” il sistema bancario tricolore. Presentando il nuovo outlook economico semestrale, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita sul Prodotto interno lordo (Pil) italiano per il 2016 all’1,5% rispetto all’1,3% indicato precedentemente. Confermate, invece, le stime di crescita per l’anno in corso pari a +0,6 per cento. “Dopo una lunga recessione, l’economia italiana ha iniziato una graduale ripresa. Il Pil crescerà dello 0,6% nel 2015 e dell’1,5% nel 2016″, spiega l’ente parigino nel capitolo dedicato alla situazione economica italiana.
“L’export continuerà a supportare la crescita, ma la ripresa sarà sostenuta dai consumi interni”, aggiungono gli esperti. In scia al miglioramento dell’economia, l’Ocse si attende una crescita dell’occupazione che porterà a un calo del tasso di disoccupazione che “rimarrà, tuttavia, elevato”. Stando alle previsioni snocciolate oggi dall’Ocse, il tasso di disoccupazione per il 2015 è visto al 12,7% (stabile rispetto al 2014), mentre l’anno prossimo dovrebbe calare al 12,1 per cento. Quanto all‘inflazione, secondo le stime dell’Ocse, dovrebbe attestarsi allo 0,2% nell’anno in corso e all’1,3% nel 2014.
“I fattori che sostengono la crescita in Italia sono i più propizi degli ultimi anni – sostiene l’Ocse – La fiducia dei consumatori sta migliorando mentre il Governo continua a fare progressi nell’attuazione del suo vasto piano di riforme e l’aumento dell’occupazione e la discesa dei prezzi dell’energia aumentano il potere d’acquisto delle famiglie. Il Jobs Act ha inoltre il potenziale di migliorare in maniera drastica il mercato del lavoro. Il deprezzamento dell’euro ha infine rafforzato la competitività internazionale”.
L’Ocse si è soffermato anche sullo stato di salute delle banche italiane. Nel documento dedicato al Belpaese l’ente definisce il sistema bancario “ancora fragile e non in una buona posizione per sostenere pienamente gli investimenti privati”. “Gli investimenti potrebbero essere rafforzati migliorando il regime per le insolvenze, espandendo l’uso di soluzioni debitorie giudiziarie ed extragiudiziarie, e istituendo una società di gestione degli attivi che acquisti i crediti inesigibili”.
Spostando lo sguardo alle previsioni globali, l’Ocse si attende una crescita dell’economia mondiale del 3,1% nel 2015 e un’accelerazione al 3,8% nel 2016. Entrambe le stime sono state riviste al ribasso rispetto all’outlook di novembre che indicava un progresso del 3,6% nel 2015 e del 3,9% nel 2016 in scia all’inaspettata debolezza registrata nei primi tre mesi dell’anno. La ripresa globale, secondo l’organizzazione parigina, si consoliderà gradualmente, e tornerà a livelli vicini a quelli mostrati prima dello scoppio crisi solo a fine 2016.