Italia: Hsbc ritiene eccessivo l’ottimismo su crescita futura, difficile evitare aumento tasse nel 2016
Le nuove previsioni di crescita del governo italiano sono abbastanza realistiche per il 2015, ma troppo alte per gli anni successivi. E’ l’opinione di Hsbc che cita la persistente stagnazione del mercato del lavoro, gli investimenti deboli, la bassa produttività e fattori demografici come elementi che limitano il potenziale di crescita dell’Italia. “Una crescita sotto le attese e l’incapacità di tagliare la spesa (il governo Renzi ha previsto una spending review di 10 miliardi di euro) potrebbe costringere il governo ad aumentare le tasse indirette nel 2016″, rimarca Fabio Balboni, European Economist di Hsbc. Il riferimento è all’aumento dell’IVA che scatterebbe il prossimo anno al mancato raggiungimento dei target relativi ai conti pubblici.
Il governo italiano ha rivisto al rialzo la sua previsione di crescita a +0,7% per il 2015 (dal +0,6% precedente), sostanzialmente in linea con consenso (0,6%). La previsione di Hsbc di è lievemente inferiore (+0,5%), ma ritiene le nuove previsioni del governo “realistiche alla luce del ultimi dati”.
Da ingresso euro mai tre anni consecutivi di crescita sostenuta
Più difficili da raggiungere, secondo Hsbc, i traguardi fissati per i prossimi anni. Il governo prevede una crescita del 1,4% nel 2016, 1,5% nel 2017 e 1,4% nel 2018 sulle aspettative che le recente riforme strutturali, sia in atto o in cantiere, diano i loro frutti sulla crescita. Hsbc ritiene invece che la crescita si fermerà a +0,8% il prossimo anno con un potenziale di crescita di medio termine dello 0,5-0,7% per l’Italia anche considerando gli effetti delle riforme strutturali. Fabio Balboni rimarca come l’Italia, da quando fa parte dell’euro, non abbia mai inanellato tre anni consecutivi di crescita superiore al 1,2%.