Italia: Fitch, lo stallo post-elezioni aumenta la pressione sul rating
“La prospettiva di un lungo periodo di instabilità politica dopo le elezioni incrementa la pressione sul rating italiano”. A dirlo sono gli analisti di Fitch che oggi hanno emesso una nota relativa il merito di credito del nostro Paese.
“Quando a dicembre abbiamo confermato il giudizio ‘A-‘ sull’Italia con outlook negativo -si legge nella nota preparata dall’agenzia – abbiamo rilevato che l’instabilità politica e un periodo di incertezza prolungata sulle politiche economiche e fiscali rappresentano fattori ribassisti per il merito di credito”.
Dopo aver elogiato gli sforzi compiuti, “grazie ad ambiziose misure di consolidamento il rapporto deficit/Pil 2012 si attesterà probabilmente sotto il 3%”, l’analisi di Fitch si è focalizzata sulla crescita economica. La ripresa, che secondo l’Agenzia non arriverà “prima del secondo semestre”, rappresenterà un fattore fondamentale per stabilizzare il rapporto debito/Pil poiché “il consolidamento dei conti, da solo, non basta”.
Da Moody’s il giudizio più duro, più cauta S&P’s
Nei giorni scorsi anche Moody’s e Standard&Poor’s avevano rivolto la loro attenzione ai risultati delle elezioni nel nostro Paese. Secondo la prima, un downgrade potrebbe essere considerato “nel caso di un ulteriore deterioramento delle prospettive economiche del Paese e delle difficoltà di realizzare le riforme” e nel caso in cui dovesse essere registrato un “peggioramento nelle condizioni di finanziamento”.
Più cauta S&P’s, per la quale il risultato delle elezioni non ha un impatto immediato sul rating sovrano italiano anche se le scelte del prossimo governo saranno essenziali.