Notizie Notizie Italia Italia, cresce l’e-commerce ma si può fare di più

Italia, cresce l’e-commerce ma si può fare di più

15 Marzo 2007 08:09

Il fenomeno dell’e-commerce in Italia viaggia con il vento in poppa, ma ce n’è ancora di strada da fare per raggiungere gli altri Paesi europei. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Casaleggio Associati per conto di Expedia, stando alla quale le vendite online nel Belpaese sono salite del 42% nel 2006, sfiorando punte del 60% limitatamente al comparto viaggi.


Secondo lo studio sarebbe infatti il turismo il vero motore dell’e-commerce, grazie soprattutto all’acquisto online di voli, alberghi e pacchetti turistici cosiddetti “all-inclusive”. Tanto che la prenotazione di vacanze online l’anno scorso ha totalizzato un fatturato pari a 1,57 miliardi di euro, che avrebbe fatto sì che i viaggi coprissero più della metà dell’intero giro di affari raccolto su internet e l’anno scorso stimato a 2,9 miliardi di euro (contro i 135 miliardi messi a segno dal fatturato e-commerce a livello europeo, di cui il Belpaese rappresenta soltanto il 2,2% circa).


Ma è lo stesso presidente di Casaleggio Associati che invita a non lasciarsi contagiare dall’entusiasmo: “Per mettersi al pari con gli altri Paesi europei – afferma Gianroberto Casaleggio – l’Italia dovrebbe fare registrare una crescita a tre cifre”, mentre ora, con il suo +42% è ferma a una crescita a doppia cifra. “Il potenziale di crescita dell’e-commerce in Italia è elevato – ha fatto notare Adriano Meloni, amministratore delegato di Expedia, nel corso del convegno per la presentazione dello studio – ed esiste una ricchezza potenziale ancora poco sfruttata”.


Casaleggio ha inoltre evidenziato che tra i motivi principali della differenza tra il mercato e-commerce nostrano e quello europeo sono stati individuati la connettività, la logistica, la legislazione e le forme di pagamento. Va infatti segnalato come in Italia si registri una diffusione scarsa e piuttosto limitata delle carte ricaricabili per il commercio elettronico, cosa che spinge il consumatore-utente online a ricorrere alla carta di credito tradizionale, per l’uso della quale su internet tuttavia esistono ancora forti remore per timori di clonazioni o simili. Ma anche la logistica mette i bastoni fra le ruote allo sviluppo massiccio in Italia del commercio online, con gli orari fissi delle consegne e quella che talvolta potrebbe essere definita la poca disponibilità a venire incontro alle esigenze del cliente.