Notizie Notizie Italia Italia: consumi, per Confcommercio il 2015 non sarà un anno di ripresa robusta. Timidi segnali di recupero per l’industria a novembre

Italia: consumi, per Confcommercio il 2015 non sarà un anno di ripresa robusta. Timidi segnali di recupero per l’industria a novembre

13 Gennaio 2015 10:15
La ripresa sostenuta dei consumi rimane ancora un tasto dolente per l’Italia. E potrebbe esserlo anche nel 2015. Secondo Confcommercio l’anno da poco iniziato non sarà caratterizzato  da una  ripresa robusta. A destare le maggiori preoccupazioni rimane “l’attuale condizione di fiducia delle famiglie e del mercato del lavoro” per questa ragione è “probabile che il 2015 non sarà l’anno di una ripresa robusta. In questo quadro ancora incerto e fragile i consumi, dopo aver toccato il fondo, da qualche mese hanno smesso di scendere e mostrano dei timidi e lenti segnali di risveglio”. Lo testimonia l’andamento dell’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) che ha registrato a novembre una crescita di “solo” lo 0,2% rispetto ad ottobre e un calo dello 0,3% su base annua
“Il dato dell’ultimo mese, che ha determinato anche un modesto miglioramento della media mobile a tre mesi, pur indicando il proseguimento della fase di lieve recupero dei livelli di consumo da parte delle famiglie si inserisce in un contesto congiunturale difficile, che non sembra idoneo a supportare, nei prossimi mesi, dinamiche più sostenute della domanda”, sottolinea Confcommercio in un comunicato. “Sul versante della fiducia delle famiglie non si avvertono, infatti, segnali positivi, con un ulteriore peggioramento, a dicembre, del sentiment – prosegue la nota – Anche dal lato delle imprese non si registrano attese di un significativo miglioramento, a breve, del quadro economico. Anche per la produzione industriale il 2014 non sembra essersi chiuso con apprezzabili impulsi di crescita. La situazione di stagnazione-recessione in cui si trova il paese da alcuni mesi si è tradotta, a novembre, in un peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro”. 
Il dato di novembre dell’ICC non autorizza facili ottimismi sul futuro della nostra economia ma in qualche misura evidenzia un’inversione di tendenza che va supportata con politiche di sostegno alla domanda interna”, sostiene Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. Sostenere la crescita, dunque, con meno spesa pubblica improduttiva e meno tasse e’ l’unica medicina per far ripartire il Paese”. 
Produzione industriale torna positiva a novembre
Nel frattempo dall’industria italiana arrivano timidissimi segnali di risveglio. Stando ai dati diffusi oggi dall’Istat, nel mese di novembre la produzione industriale è tornata a crescere, mostrando un progresso dello 0,3% rispetto ad ottobre. Si tratta del miglior dato da giugno. Se si osserva tuttavia la media del trimestre settembre-novembre la produzione è diminuita dell’1% rispetto al trimestre precedente. 
Corretto per gli effetti di calendario, a novembre 2014, l’indice è diminuito in termini tendenziali dell’1,8% (i giorni lavorativi sono stati 20 come a novembre 2013). Nella media dei primi undici mesi dell’anno la produzione è scesa dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’istituto nazionale di statistica ha rimarcato come “a novembre l’indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive nei comparti dei beni di consumo (+1,8%), dei beni intermedi (+0,8%) e dei beni strumentali (-1,5%)”.