Istat: nel 2010 i contributi sociali hanno finanziato oltre metà della spesa delle PA
Quasi due terzi della spesa delle amministrazioni pubbliche si concentra nella previdenza. Lo si legge nell’annuario statistico 2011 dell’Istat, che riporta come la previdenza occupi il 66,4% degli investimenti delle PA. Alla sanità è invece destinato il 25,6% e all’assistenza il restante 8%. L’incidenza sul prodotto interno lordo è pari al 17,7% per la previdenza, al 6,8% per la sanità, al 2,1% per l’assistenza.
In generale, nel 2010 per la protezione sociale l’Italia ha speso 463 miliardi di euro, il 29,9% del prodotto interno lordo. Quasi 434 miliardi (93,6% della spesa totale) sono stati spesi dalle amministrazioni pubbliche di cui 412 miliardi destinati alle prestazioni per i cittadini (il 2,5% in più dell’anno precedente) con un’incidenza del 26,6% sul Pil (contro il 26,5% del 2009) e del 55,8% sulla spesa pubblica corrente.
A finanziare oltre metà della spesa, i contributi sociali, che rappresentano il 52,8% del totale (55,6% nel 2007). Fra il 2007 e il 2010 i contributi sociali effettivi a carico dei datori di lavoro, che hanno beneficiato in questo arco di tempo di sgravi contributivi per quasi 26 miliardi di euro, crescono in media dello 0,8%, quelli a carico dei lavoratori (dipendenti e indipendenti) dell’1,8%. La seconda voce rilevante, pari al 46,2%, è quella delle contribuzioni diverse, costituita in gran parte da trasferimenti statali (74,2% nel 2010 contro il 70% del 2007).