Notizie Notizie Italia Istat: Italia, nel 2015 nuovo record del debito/Pil e crescita a +0,8%

Istat: Italia, nel 2015 nuovo record del debito/Pil e crescita a +0,8%

1 Marzo 2016 10:53
L’Istat ha pubblicato i dati sui conti pubblici italiani destinati al confronto con i parametri di Maastricht. L’Italia segna un miglioramento della crescita e del rapporto deficit/Pil ma il debito sale a nuovi massimi. Il dato è comunque migliore delle stime del governo.
È sempre il debito pubblico la palla al piede dell’Italia. Anche nel bilancio consolidato diffuso dall’Istat e valido per il confronto con i parametri di Maastricht, l’indebitamento dell’Italia è la nota dolente. 
Nel 2015 il debito pubblico in rapporto al Pil si è attestato al 132,6% con un leggerissimo incremento rispetto al 2014 (132,5%). Si tratta di un nuovo record per la Repubblica italiana. 
Il rapporto deficit/Pil è invece calato al 2,6% dal 3% dell’anno precedente. In questo caso il miglioramento riporta ai livelli del 2008 quanto il rapporto si era fermato al 2,7%. 
Secondo le stime del governo contenuto nel Documento di economia e finanza (Def) il debito/Pil si sarebbe dovuto attestare al 132,8%. Il risultato finale è quindi migliore delle previsioni mentre è in linea il rapporto deficit/Pil al 2,6%. 
Leggero peggioramento per l’avanzo primario passato dall’1,6% del 2014 all’1,5% del 2015 mentre la pressione fiscale è diminuita, secondo l’Istat, al 43,3% dal 43,6% dell’anno precedente. 
Per quanto riguarda la crescita, il 2015 si chiude con un Pil in rialzo dello 0,8% e torna in positivo dopo gli anni della recessione. Nel 2014 l’Italia aveva registrato una contrazione dello 0,3%. In questo caso le stime del Def indicavano una crescita leggermente superiore allo 0,9%. Il contributo maggiore alla crescita del Prodotto interno lordo è venuto dalla domanda interna al netto delle scorte, che ha registrato una crescita dello 0,5% tornando in positivo dopo i forti ribassi degli anni precedenti. All’interno di questo aggregato si è contratta leggermente (-0,1%) la domanda proveniente dall’amministrazione pubblica. Le scorte hanno contribuito al Pil per uno 0,5% mentre la domanda estera è stata un freno per lo 0,3%. Era dal 2011 che l’Italia non segnava, a livello annuale, una crescita del Pil. 
Miglioramento anche per il mercato del lavoro. Secondo Istat le unità di lavoro (Ula) sono aumentate dello 0,8% con un incremento significativo della componente dipendenti. I redditi da lavoro dipendente sono cresciuti dell’1,9% mentre le retribuzioni lorde del 2%. 

Leggi QUI i dati sul mercato del lavoro relativi al mese di gennaio

Leggi QUI il documento completo dell’Istat