Disoccupazione all’11,5% a gennaio, è balzo degli occupati (+70 mila)
Balzo della disoccupazione giovanile a inizio anno, mentre i dati complessivi del mercato del lavoro evidenziano a gennaio un aumento di ben 70 mila unità degli occupati nonostante le minori decontribuzioni per i neoassunti in vigore da inizio anno. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni) è pari al 39,3% a gennaio, in crescita di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Il tasso generale di disoccupazione si mantiene all’11,5%.
Balzo di 70 mila unità degli occupati
Il primo mese del nuovo anno vede comunque positivi riscontri arrivare dal numero di occupati, salito di ben 70 mila unità, tornando al livello di agosto e con un progresso pari allo 0,3%. La crescita è determinata dai dipendenti permanenti (+99 mila) mentre calano i dipendenti a termine (-28 mila) e gli indipendenti restano sostanzialmente stabili. L’aumento di occupati riguarda sia gli uomini sia le donne. Il tasso di occupazione, pari al 56,8%, cresce di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Il primo mese del nuovo anno vede comunque positivi riscontri arrivare dal numero di occupati, salito di ben 70 mila unità, tornando al livello di agosto e con un progresso pari allo 0,3%. La crescita è determinata dai dipendenti permanenti (+99 mila) mentre calano i dipendenti a termine (-28 mila) e gli indipendenti restano sostanzialmente stabili. L’aumento di occupati riguarda sia gli uomini sia le donne. Il tasso di occupazione, pari al 56,8%, cresce di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Su base annua il numero di occupati è in crescita dell’1,3% (+299 mila), mentre calano sia i disoccupati (-5,4%, pari a -169 mila) sia gli inattivi (-1,7%, pari a -242 mila).
A gennaio la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,4% (-63 mila). Il calo è determinato dalla componente femminile e riguarda soprattutto le persone tra i 50 e i 64 anni. Il tasso di inattività scende al 35,7% (-0,1 punti percentuali).
Da inizio 2016 la decontribuzione per nuovi assunti a tempo indeterminato è stata più che dimezzata. Per i contratti stipulati dal 1° gennaio 2016 il beneficio fiscale varrà solo per due anni rispetto ai tre precedenti e soprattutto le imprese potranno beneficiare di uno sgravio contributivo massimo di 3.250 euro per ogni assunto, più che dimezzato rispetto agli 8.060 euro precedenti.