Notizie Notizie Italia Istat, l’industria italiana mette le ali nel 2006

Istat, l’industria italiana mette le ali nel 2006

20 Febbraio 2007 13:55

2006 record per l’industria italiana. Nel corso dei dodici mesi appena conclusi, il fatturato e gli ordinativi hanno realizzato una crescita rispettivamente dell’8,3% e del 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2005. È quanto emerge dalle rilevazioni dell’Istat. Confrontando, infatti, la media del 2006 con quella del 2005, il fatturato dell’industria ha registrato un incremento dell’8,3%, quale sintesi di una crescita del 7,1% sul mercato interno e dell’11,4% su quello estero. Nello stesso periodo si è registrato un aumento degli ordinativi del 10,7%, derivante da una variazione positiva del 9,4% per gli ordinativi provenienti dal mercato interno e del 13,4% per quelli provenienti dall’estero.


Aumenti anche a livello mensile. A dicembre il fatturato è cresciuto del 2,7%, mentre gli ordinativi sono saliti del 3,4%, in progresso rispettivamente del 2,7% e dello 0,7% rispetto ai dati diffusi nel mese di novembre. In generale, l’aumento tendenziale del fatturato deriva da un incremento dell’1,6% sul mercato interno e del 5,3% sul mercato estero. La crescita degli ordinativi nasce invece da un +1,4% nazionale e da un +7,5% estero.


A livello settoriale, è il settore automobilistico a farla da padrone. Il fatturato mondo delle quattroruote è cresciuto nel 2006 del 24,5% e gli ordinativi del 13,8%. In generale, sottolineano ancora all’Istituto di statistica italiano, sono un po’ tutti i settori della meccanica ad aver registrato gli incrementi più significativi. Al rialzo anche il fatturato dei beni strumentali (+11,1%), seguiti dai beni intermedi (+9,8%). I beni di consumo hanno invece registrato una variazione di +5,1%. L’analisi per settore di attività economica mette in rilievo un aumento maggiore del fatturato per la produzione dei mezzi di trasporto in crescita di circa il 17,8%. Seguono a ruota i metalli e prodotti in metallo (+15,1%), le pelli (+11,2%), gli apparecchi elettrici e di precisione (con una crescita di oltre il 9%) e le macchine e apparecchi meccanici (+9,2%).