Fs, in arrivo rincari del 10% sui biglietti
Ancora rincari in vista per i biglietti delle Ferrovie dello stato. Dopo l’aumento del 10% scattato con l’inizio del 2007, per il mese di ottobre è attesa una nuova stangata della stessa entità per i treni a media e lunga percorrenza.
È da mesi che nella sede delle Ferrovie si studia il rilancio. E per Mauro Moretti, amministratore delegato della società, è arrivato il momento di ridurre il rosso da 2 miliardi che pesa sulla sua società: da una parte tirando la cinghia e dall’altra valutando gli strumenti finanziari a cui ricorrere per effettuare gli investimenti essenziali per rilanciare Fs. “Aumenti tariffari, tagli agli sprechi e un’economia in ripresa ci consentiranno di recuperare nel 2007 tra i 400 e i 500 milioni di euro – aveva dichiarato Moretti già alla fine dello scorso anno”.
I rincari puntuali sono arrivati e sono stati messi nero su bianco nel piano industriale 2007-2011: dopo un quinquennio (2001-2006) di prezzi bloccati le tariffe hanno cominciato a lievitare. “Tuttavia, questo aumento – si legge in una nota – riuscirà a coprire solo una parte degli oneri finanziari accumulati negli anni dall’azienda”.
Ma come ha tenuto a precisare Fs, gli adeguamenti non riguarderanno i servizi regionali e interregionali, vale a dire quelli ad alta frequentazione utilizzati dai pendolari, e gli espressi che servono i collegamenti notturni di lunga distanza, e nemmeno il servizio di base della mobilità da e per il Sud.
A snocciolare i numeri ci ha pensato Moretti: la manovra di aggiustamento tariffario vale circa 90 milioni di euro, con incrementi che riguardano 12 milioni di italiani per un corrispettivo pari a poco più di 60 centesimi al mese a viaggiatore. ”L’impatto inflazionistico sulle tariffe ferroviarie è contenuto rispetto agli altri servizi – ha sottolineato ancora Moretti nell’illustrare i punti cardini del piano -: un incremento del 5% di tutte le tariffe ferroviarie comporterebbe una crescita solo dello 0,01% dell’inflazione”.
Le associazioni dei consumatori hanno fatto subito la voce grossa. “La notizia degli aumenti delle tariffe ferroviarie approvati dal consiglio di amministrazione delle Ferrovie non può che essere uno scherzo di Carnevale, per giunta di pessimo gusto”, ha commentato il Codacons. “Non può essere diversamente – ha aggiunto il Presidente dell’associazione che tutela i diritti dei consumatori, Carlo Rienzi – visto che si tratta di rincari ingiustificati e con effetti pesantissimi per le tasche degli utenti. “Se il Ministro Bianchi non prenderà una posizione decisa in merito – ha aggiunto Rienzi – presenteremo ricorso al Tar del Lazio contro tali spropositati rincari, ed organizzeremo in tutta Italia proteste fragorose da parte degli utenti”. Sul piede di guerra anche Adusbef e Federconsumatori che hanno definito scandalosi ed inaccettabili gli aumenti annunciati quest’anno, ed ulteriori piani di rincari del 5 per cento l’anno dal 2009 al 2001.”