Irlanda verso un sì al fiscal compact europeo
L’Irlanda si avvia a seguire la strada del rigore europeo. Dublino avrebbe infatti detto sì al referendum sul “fiscal compact” dell’Area Euro, il trattato sulle finanze pubbliche concordato a fine gennaio che verrà introdotto a partire dal 2013. Lo scrive la Reuters citando fonti del governo. Il margine di voti favorevoli sarebbe superiore al 60 per cento. Lo spoglio dei voti è iniziato questa mattina alle 9 e i risultati definitivi sono attesi nel pomeriggio.
Secondo gli ultimi sondaggi, il sì sarebbe stato in vantaggio (49%), ma con un numero molto elevato di indecisi (16%). L’Irlanda è stato finora l’unico Paese dell’Unione europea a indire un referendum sul trattato che mira a rafforzare il rigore di budget attraverso il rispetto della “regola d’oro” sull’equilibrio dei conti, pena sanzioni.
Rigore insieme al resto dell’Unione europea o mani libere per inseguire gli obiettivi nazionali? L’esito del voto è particolarmente delicato perché un eventuale no aggiungerebbe ulteriore incertezza politica in Europa in un momento in cui le preoccupazioni sono già elevate. Va detto però che gli irlandesi non potrebbero comunque far deragliare il patto fiscale visto che il fiscal compact sarebbe comunque approvato con una maggioranza di 12 sui 17 Paesi dell’Area Euro. Un voto contrario farebbe però perdere all’Irlanda la possibilità di accedere in futuro al Meccanismo europeo di Stabilità (Esm) in caso di necessità. L’Irlanda ha ricevuto sostegni per 85 miliardi di euro dall’Unione europea e dal Fondo monetario internazionale.