Paure da viaggio: gli europei si assicurano sempre meno
La crisi economica non solo limita la voglia di vacanze dei cittadini europei, ma li rende anche più imprudenti dal punto di vista delle coperture assicurative da prevedere in caso di viaggi. Lo rileva il Barometro Ipsos-EuropAssistance, sulla base di un’indagine svolta su oltre 3.500 cittadini dell’Unione Europea.
Al di là dei rischi legati alla sfera strettamente economico-finanziaria (perdita del potere d’acquisto, disoccupazione, rallentamento dell’economia) gli europei sembrano infatti non aver paura di niente, o forse sono più disposti a rischiare pur di non pagare un’assicurazione in più.
Stando alla ricerca Ipsos, disponendo di un budget limitato per le ferie, una delle voci di spesa da tagliare è proprio quella dell’assicurazione contro i rischi connessi alle esperienze di viaggio: gli europei risultano così meno inclini rispetto al 2011 a stipulare polizze. Il calo medio maggiore viene riscontrato per i problemi riguardanti l’abitazione (60%, -5 punti) e i guasti al veicolo (59%, -5 punti).
Le paure degli Europei rimangono ancora legate prevalentemente alla salute: il 46% (-1 punto percentuale rispetto all’anno scorso) è molto preoccupato per problemi che possono riguardare se stessi o un compagno di viaggio mentre il 44% (- 2 punti) per problemi di salute di un familiare rimasto a casa. Solo i britannici mostrano preoccupazioni di altro genere: il 35% (+8 punti) teme la perdita di effetti personali, paura che è aumentata anche tra i belgi (33% rispetto al 26% del 2011).
I francesi, invece, temono i rischi legati a un attacco terroristico (33%, +5 punti rispetto al 2011), contro i quali si coprono di più: lo fa il 35% del campione, +9 punti rispetto al 2011, mentre il 31% degli abitanti all’ombra della Tour Eiffel si tutela contro scioperi o ritardi (l’8% in più dell’anno scorso).
Dove acquistano la propria assicurazione di viaggio gli europei? Più della metà lo fa direttamente presso la propria compagnia assicurativa (+ 5 punti rispetto al 2011). Il restante 40% è diviso tra: coloro che la acquistano tramite la propria agenzia di viaggi (20%), chi la acquista su siti specializzati (7%) e chi si rivolge ad un’altra compagnia di assicurazioni/società di assistenza (7%). Infine, una residua percentuale, opta per l’acquisto attraverso la propria carta di credito bancaria (7%).