Notizie Certificates Investimenti ESG e Certificates: un binomio perfetto

Investimenti ESG e Certificates: un binomio perfetto

29 Luglio 2020 17:00

L’acronimo ESG sta per Environmental, Social, Governance e si utilizza in ambito economico/finanziario per indicare tutte quelle attività legate all’investimento responsabile che perseguono gli obiettivi tipici della gestione finanziaria tenendo in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance. Gli investimenti sostenibili stanno acquistando sempre più terreno nel mondo dell’asset management, come ci ricordano anche i dati pubblicati periodicamente da diverse fonti autorevoli. Per esempio, secondo quanto riportato nel Global Sustainable Investment Review, realizzato dalla Global Sustainable Investment Alliance, l’associazione internazionale che riunisce gli operatori del settore, a livello globale, le attività di investimento sostenibili nei principali mercati si sono attestate a 30.700 miliardi di dollari a fine 2018, con una crescita del 34% rispetto al 2016.

Una questione di vantaggio competitivo

La domanda sorge spontanea, ci troviamo di fronte all’ennesima moda, o ad un macro-trend destinato a cambiare il volto degli investimenti? Per rispondere a questa domanda possiamo considerare due aspetti. Il primo riguarda i fondamentali stessi delle società. C’è convenienza per una società a rispettare dei parametri ESG? Sì e per diverse ragioni e possiamo citare anche diversi esempi. Per una società, conformarsi ai parametri ESG significa ottenere diversi vantaggi in termini di riduzioni di costi o incremento della competitività. In generale, incrementare la sostenibilità del business nel lungo periodo. Diversi gli studi che affrontano e dimostrano questo tema, così come le società che ne stanno traendo profitto. È il caso di Intel, la quale ha investito diversi milioni di euro nel 2012 per il risparmio energetico, ottenendo poi ritorni interessanti in termini di marginalità, grazie ad un deciso risparmio sui costi (circa 500 milioni al 2018).

Si parla tanto di Tesla nell’ultimo anno. La società guidata da Elon Musk ha infatti pubblicato i risultati del secondo trimestre che sono stati nettamente migliori delle attese. Ad aiutare per 428 milioni (circa 10% del fatturato) la top line della società anche i regulatory credits. Questi sono crediti che lo Stato americano concede alle società con zero emissioni nel processo produttivo. Crediti che possono essere venduti ad altri automakers che invece ne sono sprovvisti. Quest’ultime pronte a tutto pur di evitare multe salate a fine anno (vedi articolo). Ma questi sono solo alcuni esempi. In generale, per le società che rispettano i principi ESG cresce il vantaggio competitivo e la sostenibilità di lungo periodo. Il tutto associato da una maggiore trasparenza nella gestione aziendale che si traduce e viene letta dal mercato come impegno nella riduzione dei comportamenti opportunistici (per esempio di earnings management) verso tutti gli stakeholder. Elemento che attira ovviamente i capitali.

Investire ESG è anche redditizio

Ma c’è sacrificio etico nell’investimento sostenibile? In poche parole, l’investitore che decidesse di investire in fondi ESG compliance verrebbe svantaggiato rispetto all’investimento classico. La risposta è no. Non solo non ci sarebbe alcun sacrificio etico, ma diversi studi dimostrano il contrario. Per citarne alcuni italiani, il primo è quello di Banor Sim con il Politecnico di Milano e il secondo è quello intitolato “Finanza sostenibile e processo di investimento: un’analisi dell’indice Euro Stoxx 600”, realizzata da Mauro Camelia e Michela de Caroli dell’Università di Siena in collaborazione con Andrea Turrini Vita e Paolo Ceccherini dell’Ufficio Gestione fondi pensione di Banca Monte dei Paschi di Siena.

Lo studio ha realizzato delle analisi focalizzate sui titoli appartenenti all’indice Euro Stoxx 600, relativamente al periodo ottobre 2015 – ottobre 2018, e per i quali sono disponibili i rating ESG di Sustainalytics. L’analisi ha considerato quattro rating principali: quello di sostenibilità ambientale, sociale, di governance (con in evidenza anche WOB, Woman on Board) e il rating ESG integrato che, di fatto, sintetizza in un unico parametro i primi tre. Suddividendo in quartili le società in funzione dei punteggi ottenuti su ciascuno dei cinque parametri, sono stati creati dei portafogli i cui risultati, in termini di rischio-rendimento-efficienza, sono illustrati in tabella. Nel periodo considerato dall’analisi, i portafogli costruiti con le società del primo quartile, utilizzando i diversi parametri di Sustainalytics, hanno registrato performance decisamente migliori rispetto al benchmark. Basti guardare la colonna ESG il cui ptf ha realizzato una performance del 14,2% contro il 2,9% del benchmark. I risultati sono presentati nella tabella sotto:

Memory Cash Collect ESG: l’investimento sostenibile incontra i Certificati d’investimento

BNP Paribas ha recentemente lanciato sul mercato una nuova gamma di Memory Cash Collect ESG su azioni europee. Questi prodotti rappresentano sul mercato italiano un’innovazione importante perché sfruttano criteri di selezione ESG per scegliere i sottostanti dei certificati d’investimento. In questo senso, con l’emissione di settembre 2019, BNP Paribas ha per prima spalancato le porte degli investimenti sostenibili al mondo dei certificati. Un binomio molto interessante visto che nella selezione dei certificati d’investimento, è fondamentale guardare ai fondamentali e alla sostenibilità nel medio e lungo termine del business di una determinata impresa. In questo modo si aggiunge un filtro importante nella selezione di società solide su cui costruire certificati. La scelta del Cash Collect con effetto memoria poi diventa funzionale all’attuale situazione di incertezza in cui versa il mercato, grazie alla resilienza alla volatilità tipica di questo prodotto.

Nell’intervista in pagina Luca Comunian, Head of Marketing, Distribution Business di BNP Paribas ci spiega nel dettaglio come nascono e quali sono le caratteristiche più importanti della nuova gamma di Memory Cash Collect ESG.