Intesa Sanpaolo in corsa tra effetto tassi e super dividendo, analisti la promuovono in coro. Ecco i nuovi target per il titolo
Il rialzo tassi mette le ali ai conti di Intesa Sanpaolo e gli analisti corrono a rivedere al rialzo la valutazione sul titolo. Oggi il Intesa Sanpaolo segna +2,6% in area 2,119 euro, sui massimi da inizio marzo. Dai minimi annui (1,58 euro toccati a metà luglio) il titolo è risalito di oltre il 33%. Venerdì il titolo aveva segnato un rally di 4,8% con la sponda importante dai numeri del 3° trimestre, che hanno evidenziato un utile oltre le attese. Lato ricavi, rimarcano oggi gli analisti di Equita, sorpresa positiva dal margine d’interesse, mentre le commissioni sono sostanzialmente in linea con le attese e il trading inferiore.
Acconto cedola più ricco
Incrementato l’ammontare dell‘interim dividend 2022 (data pagamento il 23 novembre) da 5,8 centesimi di euro per azione (1,1 mld) a 7,4 (1,4 mld), corrispondente a uno yield del 3, 6%. La decisione sull`avvio della seconda tranche da 1,7 mld del buyback verrà presa con i risultati dell’intero 2022.
Dalla conference call è emersa una sensibilità al rialzo dei tassi risulta molto superiore alle attese. In particolare con Euribor 1 mese al 2%, il beneficio addizionale atteso a NII è visto a circa 2 mld. Per questo il management si attende un NII 2023 superiore a 11 mld. Le commissioni sono attese recuperare dai livelli del 3Q22, mentre i costi sono attesi rimanere sotto controllo. Anche in caso di significativo deterioramento dello scenario economico, il CoR è atteso < 60bps.
Niente guidance esplicita sul 2023, ma il management si aspetta una significativa accelerazione grazie al contributo dal margine d’interesse. Dato lo scenario di tassi di interesse il management si attende di superare il target di 2025 Net Income a 6,5 miliardi di euro.
Analisti alzano l’asticella, spazio per un altro +20% in Borsa
Equita ha così deciso di rivedere le proprie stime su Intesa principalmente per tenere in considerazione un beneficio a NII da rialzo tassi maggiore del previsto. In particolare quella sull’utile netto 2022 è stata alzata del 12%, mentre per il biennio 2023-24 del 10% in media. Il nuovo prezzo obiettivo indicato dalla sim milanese è di 2,9 euro per azione con raccomandazione buy confermata.
A rivedere al rialzo il prezzo obiettivo su Intesa sono stati diversi broker. Societe Generale ha portato il prezzo obiettivo da 2,1 a 2,3 euro (rating buy); Oddo da 2,65 a 2,75 euro; Kepler Cheuvreux da 2,25 a 2,5 euro; Barclays da 2,3 a 2,5 euro; Exane BNP Paribas da 2,3 a 2,5 euro.
Guardando al consensus su Bloomberg la maggioranza degli analisti (71,4%) danno un’indicazione rialzista (“Buy”), mentre il 28,6% è “Hold” e nessuno ha una visione ribassista (“Sell”) sul titolo. Il target price a 12 mesi è pari a 2,54 euro ad azione e questo implica un rendimento potenziale di oltre il 20% dai prezzi attuali su Borsa Italiana.