Intesa Sanpaolo ai top dal 2018: la corsa è solo all’inizio? Anche UBI prova a risintonizzarsi sul segnale rialzista
Intesa Sanpaolo mette a segno nuovi massimi annui a 2,444 euro, livello che non si vedeva da settembre 2018. Il titolo del gruppo bancario ha ancora spazio per salire sostenuto dai risultati del quarto trimestre 2019 che hanno superato le attese degli analisti. Non così rosea la situazione di Ubi che sta cercando di redimersi dopo un inizio 2020 molto debole. Il titolo cede infatti il 3,7% ytd, mentre Intesa fa molto meglio (+1,6% ytd). La situazione si capovolge con la performance a 12 mesi: Ubi segna un +30% e Intesa un +21%. Oggi entrambi i titoli viaggiano in territorio positivo seguendo l’andamento del Ftse Mib (+1%).
Intesa Sanpaolo: in corsa verso 2,5 euro
Grazie ai conti del quarto trimestre sopra le attese, il titolo del gruppo bancario ha accelerato al rialzo rompendo con volatilità e volumi il 38,2% di Fibonacci a 2,3 euro (di tutto il down trend avviato a febbraio 2018) e aggiuntando quota 2,4 euro, livello di resistenza che negli ultimi 4 mesi ha ostacolato la scalata di Intesa. Il quadro grafico è positivo ma solo con la chiusura odierna sopra i 2,4 il titolo potrebbe aprirsi la strada verso 2,50 euro. Per un primo segnale di debolezza, invece, bisognerà attendere la rottura del supporto a 2,19 euro con target 2,11 e 2 euro.
Per chi volesse operare su Intesa Sanpaolo con certificati a leva long, si potrebbe considerare per esempio il Turbo Long con ISIN: NL0014036162. In alternativa chi ha view ribassista può operare con questo Turbo Short ISIN: NL0014036261.
Ubi Banca: tenta il rimbalzo con target 3 euro
Il titolo dell’istituto di credito si è preso una pausa dal trend rialzista avviato a metà del mese di agosto dello scorso anno. Dagli inizi del 2020 il titolo è infatti inserito in una fase di consolidamento dei prezzi ostacolato dai 3 euro. Questo rappresenta un livello di resistenza importante per Ubi che ha impedito l’ascesa ai corsi per quattro volte negli ultimi mesi. Con la candela long day di ieri, il titolo è riuscito a recuperare il forte ribasso di venerdì scorso mettendo nuovamente nel mirino i 3 euro. In tale scenario, bisognerà attendere il break con forza dei 3,07 euro per avere un chiaro segnale rialzista con target 3,22 e 3,5 euro. Al contrario, invece, il supporto da monitorare è quello statico dei 2,65 euro che, se infranto, potrebbe innescare una discesa verso 2,6 euro (dove passa la media mobile 200 periodi) e 2,43 euro.
Per chi volesse operare su Ubi Banca con certificati a leva long, si potrebbe considerare per esempio il Turbo Long con ISIN: NL0014036956. In alternativa chi ha view ribassista può operare con questo Turbo Short ISIN: NL0014037020.