Notizie Notizie Italia Intesa, post conti: per analisti ben posizionata anche con tassi meno favorevoli

Intesa, post conti: per analisti ben posizionata anche con tassi meno favorevoli

5 Febbraio 2025 11:31

Carlo Messina, numero uno di Intesa Sanpaolo, si chiama fuori dalla operazione di M&A in Italia e dalla “confusione” che c’è sul mercato. E inizia la conferenza stampa di presentazione dei conti con una battuta: “Spero nessuno ora mi dica che ha acquisito il 10% di Intesa Sanpaolo mentre ero distratto a fare la presentazione”. Non si può ignorare l’aria che tira in Italia nel panorama finanziario (con la recente mossa di UniCredit su Generali, giusto per citare l’ultima in ordine temporale), nemmeno nel giorno della presentazione dei risultati finanziari 2024 che hanno visto gli utili balzare alla cifra record di 8,7 miliardi di euro e dividendi complessivi per 6,1 miliardi. Con la promessa di più buyback, dividendi più generosi e utili 2025 ben oltre quota 9 miliardi di euro.

Indicazioni e numeri che, come sempre, vengono analizzati dal mercato. Al momento il titolo mostra un lieve calo 0,4% circa a 4,2355 euro, nonostante l’intonazione positiva di tutto il comparto bancario guidato oggi da Mps (alla vigilia del test conti). Da inizio il titolo Intesa Sanpaolo ha guadagnato quasi il 10% (in compagnia delle principali banche italiane che si sono messe in luce in termini di performance in avvio di 2025, con UniCredit +15,7% ytd).

Intanto Intesa Sanpaolo resta tra le big bank europee per capitalizzazione: oggi Santander spicca il volo e vede la market cap avvicinarsi a 82 miliardi, mentre il gruppo bancario italiano viaggia sopra i 75 miliardi in compagnia dei francesi di BNP Paribas (anche loro hanno diffuso i conti 2024 ieri).

Analisti rivedono target e stime, ecco le ragioni

All’indomani della pubblicazione dei risultati 2024, gli analisti rimettono mano alla valutazione e stime per Intesa Sanpaolo. Gli esperti di Equita confermano la raccomandazione d’acquisto (rating buy) sul gruppo bancario guidato da Messina e alzano del 7% il target price a 4,9 euro.

“Alla luce delle indicazioni emerse durante la call, rivediamo le stime di utile 2025 del +2% principalmente per riflettere una più forte dinamica delle commissioni da investimento. Stime 2026 +6% riflettendo anche un NII più resiliente (sebbene ancora atteso in calo su base trimestrale)”, commentano da Equita che per il 2025-26 stima che Intesa Sanpaolo sia in grado di sostenere una bottom line in area 9,3 miliardi di euro.

“Confermiamo buy, in quanto vediamo Intesa ottimamente posizionata per eccellere anche in un contesto di mercato con tassi meno favorevoli. Intesa continua a trattare a valutazioni più che ragionevoli considerando: l’elevata redditività attesa (Rote superiore al 19%), l’eccellente qualità degli attivi e un business model diversificato in grado di fornire elevata visibilità sulla delivery anche in condizioni di mercato meno favorevoli”, segnalano ancora gli esperti della sim milanese, secondo i quali “alla luce della remunerazione attraente e visibile (dividend yield circa 9% + buyback), Intesa continua a rappresentare un profilo attraente dal punto di vista rischio/rendimento”.

Revisione al rialzo del prezzo obiettivo anche da parte di Banca Akros che indica ora 4,5 euro (da 4,3 euro) sulla base di stime Eps più elevate. Gli analisti si attendono ora un utile per azione (Eps) rettificato per il 2025 a 0,53 euro da 0,52 e da 0,54 a 0,55 euro per il 2026.

Anche Barclays rimette mano al target price di Intesa che sale del 2% a 4,6 euro nel report dal titolo “The fee engine has started, will accelerate“. All’indomani dei risultati, Barcalys conferma la raccomandazione overweight su Intesa, segnalando alcuni elementi.

“Pensiamo che l’attuale politica di distribuzione sia sostenibile nei prossimi anni, per due motivi principali – spiega la banca d’affari inglese-. Da una parte perché gli utili sono sostenibili: stimiamo che l’Eps salirà su base annua nei prossimi anni e Intesa ha affermato che la previsione di un utile netto del 2025 “ben oltre i 9 miliardi di euro” può essere confermata”. Altri due punti in evidenza nell’analisi di Barclays. “Gli utili di Intesa dovrebbero crescere nei prossimi anni, se il tasso terminale Bce è dell’1,5% o del 2%; ciò è dovuto a vari fattori, tra cui il modello di business e il conseguente mix di ricavi – segnalano ancora gli esperti -. Il controllo dei costi rimane una caratteristica distintiva di Intesa”.

View degli analisti, prevalgono i buy

All’indomani dei conti, prevalgono i buy su Intesa Sanpaolo. Da inizio anno il titolo è salito di quasi il 10%. Il consensus degli analisti su Bloomberg indica per la banca guidata da Messina il 76,9% di giudizi buy e il 15,4% hold, mentre ora sono 2 gli analisti che dicono sell. Il prezzo obiettivo medio ammonta a 4,61 euro (rendimento potenziale dell’8,7%).