Inter e il salasso debito, nuovo bond collocato a tassi elevatissimi. Sostegno da Oaktree
Conto decisamente salato per l’Inter nel nuovo round di rifinanziamento del suo ingente debito. Goldman Sachs e Rothschild hanno curato l’emissione dai 415 milioni di euro che va a coprire l’elevato debito del club debito alla luce della scadenza quest’anno di 375 mln di bond precedenti a cui si aggiungono i 50 milioni di una linea di finanziamento fornita da Goldman Sachs e sindacata con altre due banche. A saltare subito all’occhio è il tasso di interesse moto più alto che andrà a pagare il club nerazzurro: 6,75%, rispetto al 4,8% della emissione precedente, segno delle condizioni di mercato meno favorevoli per i crediti rischiosi. L’Inter si è mossa in maniera differente rispetto a club quali Barcellona, Real Madrid e Manchester City, che hanno emesso prestiti e obbligazioni collocate privatamente.
Così come ricorda l’agenzia Bloomberg in un articolo intitolato “Inter Milan’s Debt Costs Soar”, l’Inter aveva ricevuto un downgrade del rating a junk già dall’ultima vendita del debito nel 2017. A inizio 2022 l’agenzia di rating Fitch ha declassato il rating del bond Inter a “B+” da “BB-” rimarcando come questo rifletta il deterioramento del profilo finanziario del gruppo consolidato a seguito di una riduzione dei ricavi e degli alti stipendi dei giocatori. La pandemia Covid, rimarca Fitch, hanno avuto un impatto significativo portando a una riduzione delle entrate da stadio dal febbraio 2020 in avanti, a cui si aggiunge il peso degli alti stipendi dei giocatori e minori entrate commerciali previste nei prossimi anni, principalmente a causa della ridotta sponsorizzazione internazionale.
L’azionista di maggioranza dell’Inter, Suning Holdings Group Co. , sta tentando di attirare più finanziatori dopo aver ottenuto un prestito di 275 milioni di euro da Oaktree Capital nel maggio 2021. Come indica stamattina Il Sole 24 Ore, proprio Oaktree sarebbe tra i sottoscrittori del nuovo bond. L’ad dell’Inter, Alessandro Antonello, spiega come l’operazione lanciata a inizio settimana sia stata condizionata da un contesto di mercati difficile tra crisi Ucraina e inflazione Usa. “Nel book ci sono investitori anglosassoni e americani. Siamo riusciti a sostituire i prestiti precedenti, per 425 milioni, riducendo anche di 10 milioni l’indebitamento a quota 415 milioni. Il pagamento interessi decorrerà da subito, mentre le rate di ammortamento inizieranno tra 2 anni”, ha precisato il manager nerazzurro.