Notizie Notizie Mondo Intel: la guerra con Amd mette i margini sotto pressione

Intel: la guerra con Amd mette i margini sotto pressione

17 Gennaio 2007 10:18

La battaglia sui prezzi con la rivale Amd continua a fare male a Intel. Nella notte italiana e a mercati statunitensi chiusi, la società di Santa Clara ha annunciato di aver chiuso l’ultimo trimestre del 2006 con una flessione del 39% degli utili. La riduzione dei prezzi di vendita non ha fatto bene nemmeno al giro d’affari, sceso del 5%. Il trimestre è stato così archiviato con profitti netti pari a 1,5 miliardi di dollari e un valore delle vendite di 9,7 miliardi, nella parte alta delle previsioni emesse dalla stessa società.
Nonostante la contrazione, entrambi i valori si sono posizionati al di sopra delle attese di mercato. Gli analisti prevedevano per gli ultimi tre mesi del 2006 di Intel un fatturato di 9,4 miliardi e un utile per azione di 25 centesimi, contro i 26 effettivamente riportati.


Il mercato tuttavia si appresta presumibilmente, alla riapertura di Wall Street, a penalizzare il titolo del primo produttore di chip mondiale, che nelle contrattazioni in after hour ha già lasciato sul terreno circa quattro punti percentuali. I margini del gruppo hanno infatti subito una pesante battuta d’arresto, passando in 12 mesi dal 61,8% delle vendite al 49,6%. E la strategia del gruppo non pare in procinto di subire modifiche. Il ceo Paul Otellini al termine della presentazione dei dati ha chiarito che l’obiettivo resta ancora quello di recuperare quote di mercato, anche “a costo della profittabilità”.Sarà quindi ancora lotta senza quartiere con Advanced Micro Devices, che solo 5 giorni fa da parte sua ha annunciato di prevedere un risultato operativo sostanzialmente inferiore rispetto a quello del trimestre precedente a causa dei più bassi prezzi dei processori venduti, che avrebbero più che controbilanciato un significativo incremento delle vendite. Proseguirà dunque la guerra sui volumi di vendita tra i due colossi dei semiconduttori che ha preso avvio attorno alla metà del 2006, ai primi segnali di incremento della quota di mercato di Amd nei segmenti Pc e server.
Paul Otellini, Ceo IntelPer il trimestre in corso Intel ha stimato un fatturato compreso tra 8,7 e 9,3 miliardi (le previsioni degli analisti sono poste a 8,9 miliardi), con un margine lordo di circa il 49%, che dovrebbe salire intorno al 50% per l’intero 2007, anche grazie al piano di razionalizzazione delle risorse che prevede il licenziamento di 10500 lavoratori (circa il 10% dell’intera forza lavoro) entro la prima metà dell’anno. Il management ha comunque rifiutato di fornire indicazioni sulla prevista dinamica dei prezzi nel 2007.
Il ceo Otellini si è inoltre dimostrato fiducioso sui destini del titolo Intel, dichiarando che non sarebbe sorpreso se il prezzo dell’azione dovesse raggiungere “la parte alta dell’intervallo 20-30 dollari” entro fine anno. Il titolo, che ieri ha chiuso la sessione regolare a 22,30 dollari, solo nel febbraio 2004 quotava a 30 dollari.
Nessuna indicazione è venuta circa il destino della divisione memorie flash, per la quale ieri un quotidiano israeliano ha prospettato una futura aggregazione con la medesima unità della franco-italiana Stmicroelectronics.