Insediamento Trump: crescita al 4% è quasi utopia (analisti)

Due potenziali grossi rischi connessi alla politica di Trump. Ancora poche ore all’inseduamento ufficiale di Donald Trump alla Casa Bianca e il mercato si interroga sull’effettiva realizzabilità di quanto promette il tycoon newyorkese. Secondo Ugo Loser, amministratore delegato di Arca Fondi SGR, l’obiettivo di portare la crescita al 4% è quasi utopico. “La combinazione delle proposte presentate, dal taglio delle tasse allo sviluppo di nuove infrastrutture, non necessariamente aumenterà la propensione agli investimenti”, argomento Loser, che in secondo luogo vede un ulteriore rischio legato all’annunciata politica protezionistica che potrebbe innescare pericolose reazioni indo-cino-teutoniche che minerebbero la capacità di finanziarsi all’estero.

“In generale credo che il protezionismo in questo momento storico non serva – prosegue l’ad di Arca Fondi SGR – . Il mondo oggi soffre di un eccesso di debito e di un livello di concentrazione della ricchezza mai sperimentato nell’ultimo secolo. L’unico modo per uscire da quest’ impasse è puntare all’inflazione, decidere di avallare default selettivi oppure spingere per una forte crescita guidata da un incremento di produttività. E’ chiaro però che tale crescita, dettata ad esempio da investimenti nell’intelligenza artificiale, nella rivoluzione energetica o in nuove tecnologie nei trasporti, sia incompatibile con il protezionismo”.