Notizie Notizie Italia Inizio 2015 opaco per la sterlina: peserà incertezza su esito elezioni di maggio

Inizio 2015 opaco per la sterlina: peserà incertezza su esito elezioni di maggio

Pubblicato 1 Dicembre 2014 Aggiornato 5 Luglio 2019 15:01

Osservando l’andamento grafico della sterlina contro un paniere di valute, il 2014 appare un anno spezzato in due parti, ciascuna caratterizzata da un trend ben preciso. La prima metà dell’anno, con massimi a luglio, ha visto la sterlina apprezzarsi sulle attese di un possibile rialzo dei tassi di interesse nel Regno Unito da parte della Bank of England. A un certo punto la Banca d’Inghilterra sembrava poter precedere la Fed nella svolta sui tassi. Nella seconda metà dell’anno il trend si è invertito e la sterlina ha perso terreno fino a scendere sotto i livelli di inizio anno. In effetti non si parla più di un prossimo rialzo dei tassi di interesse ma la discesa della sterlina ha molto a che fare con il quadro politico della Gran Bretagna. Cosa accadrà dunque nel 2015? Secondo Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets UK, “la debolezza vista di recente sulla sterlina potrebbe accelerare il passo nei prossimi mesi. Due saranno i principali driver di questo indebolimento: il sentiero futuro dei tassi di interesse negli Stati Uniti e la possibilità di un cambio di governo alle prossime elezioni che si terranno in maggio”. 

Se da una parte l’economia non sembra aver risentito più di tanto del rallentamento globale e delle difficoltà dell’Eurozona, dall’altra parte l’incertezza legata all’esito elettorale potrebbe spingere a rimandare investimenti importanti. “Preoccupano, in particolar modo, la crescita degli indipendentisti dell’Ukip e degli indipendentisti dello Scottish national party, nonché alcune dichiarazioni dei membri del Labour favorevoli a politiche più interventiste nei comparti dell’energia, delle banche, del real estate e ora anche nel settore idrico”. 

In conclusione, sebbene non si possa escludere “un rally della sterlina nell’ultima parte dell’anno così come successo nel 2009, è difficile vedere prospettive positive per il prossimo anno in attesa dell’appuntamento elettorale”.