Azimut: crolla a Piazza Affari dopo accordo con Agenzie delle Entrate
Azimut reagisce molto male a Piazza Affari alla notizia del raggiungimento dell’accordo transattivo con il fisco in base al quale dovrà sborsare un totale di 117,8 milioni di euro tra imposte e sanzioni e interessi di legge. Il titolo sul Ftse Mib, già vittima di sospensione al ribasso, al momento è il peggiore del listino principale con un calo del 5,29% a 17,52 euro. Il gruppo in una nota diramata nel weekend ha fatto sapere di aver perfezionato un accordo con l’Agenzia delle Entrate per la definizione di ogni controversia derivante dai processi verbali di constatazione notificati fra il 2010 e il 2013.
Sulla base dell’accordo, il gruppo assume l’impegno al pagamento, tra maggiori imposte e sanzioni, di un importo complessivo pari a circa 105,9 milioni di euro (oltre agli interessi di legge per circa 11,9 milioni di euro), relativo ai periodi d’imposta dal 2001 al 2013, principalmente determinate per effetto della rivisitazione dei criteri utilizzati nella determinazione dei prezzi di trasferimento nei rapporti intercompany tra le diverse società del Gruppo. A tal proposito si rileva come Azimut avesse comunque già accantonato, relativamente alla presente controversia, circa 34,1 milioni di euro tra imposte e oneri, ed inoltre la presenza di perdite fiscali pregresse limiterà l’esborso finanziario complessivo a circa 91,8 milioni di euro.
Il Gruppo Azimut ribadisce che, nonostante vi sia il convincimento della correttezza del proprio operato, ha comunque ritenuto opportuno perseguire l’ipotesi di una definizione transattiva delle controversie al fine di evitare il protrarsi dell’attuale stato di incertezza ed in considerazione dell’orientamento, assai contrastato, della giurisprudenza in merito. La definizione stragiudiziale non implica peraltro riconoscimento alcuno delle contestazioni formalizzate dall’Amministrazione finanziaria nell’ambito dei rilievi oggetto di definizione.
“Sono soddisfatto per la conclusiva definizione della vicenda che ci permette di uscire dall’incertezza propria di ogni controversia”, ha commentato Pietro Giuliani, chairman e Ceo di Azimut Holding. “Desidero inoltre ringraziare il team di specialisti dello Studio Tributario e Societario del network Deloitte, coordinati dal dott. Fabrizio Cavalli, che ci ha assistito nel raggiungere questo risultato importante”.