Notizie Notizie Mondo L’inflazione morde nel Vecchio Continente, Bce pronta ad alzare i tassi

L’inflazione morde nel Vecchio Continente, Bce pronta ad alzare i tassi

6 Giugno 2008 07:24

L’inflazione morde nel Vecchio Continente. E anche all’Eurotower è scattato l’allarme. “Un rialzo dei tassi di 25 punti base a luglio non è certo, ma è possibile”. Con questo messaggio lanciato ieri dal presidente della Banca centrale europea i mercati sono stati avvisati: si dovranno preparare psicologicamente nelle prossime settimane a un nuovo ritocco dei tassi – di un quarto di punto – dal 4 al 4,25%.

 

Alcuni esponenti del consiglio direttori avrebbero già preferito un aumento del costo del denaro ieri. Ma alla fine ha prevalso la scelta del consenso e l’appuntamento con un presumibile rialzo dei tassi è stato rimandato, con molta probabilità alla prossima riunione in agenda il 3 luglio. Il presidente della banca centrale dell’euro ha messo sul tavolo del Board le previsioni più aggiornate sull’andamento dell’economia e dell’inflazione nell’area Ue.

 

Pur riconoscendo che i fondamentali economici di Eurolandia sono sani, a suo avviso non è il momento di abbassare la guardia. Le novità peggiori sono arrivate dal fronte prezzi con indicazioni che disegnano due anni di inflazione sopra il tetto del 2%, ha detto Trichet. Abbastanza per spingerlo ad ritenere che “sta aumentando il livello di allerta”.

 

In sostanza non si tratta di nervosismo da panico, ma di preoccupazioni concrete anche se le reazioni sui mercati finanziari e quelli delle valute non sono mancate. Le Borse hanno imboccato la strada al ribasso, l’euro ha chiusp oltre quota 1,55 dollari. Ma dato che la febbre dei prezzi non scende, il malato va curato: la diagnosi della Bce è stata per ora una revisione al rialzo dell’inflazione dal 2,9% a una soglia tra il 3,2% e il 3,6%. Un po’ troppo lontana da quella soglia che garantisce la stabilità indicata a 2 punti percentuali. Il prossimo round è fissato fra quattro settimane.