Indici Europei ancora in rialzo. Ftse Mib prepara il test di 22.000 punti
Le principali Borse europee cominciano la settimana confermando l’euforia che le caratterizza ormai da inizio novembre. E sempre il tema vaccini sta spingendo anche oggi Piazza Affari. La speranza infatti è che alcuni vaccini, ritenuti altamente efficaci negli studi clinici in fase avanzata, potrebbero cominciare ad essere lanciati negli Stati Uniti già a dicembre. Venerdì scorso infatti Pfizer e BioNTech hanno chiesto un’autorizzazione per l’uso di emergenza alla statunitense Food and Drug Administration.
A livello macro oggi 23 novembre usciranno gli aggiornamenti sugli indici Pmi manifatturiero e Servizi delle principali economie globali, tra cui quello della zona euro e degli Stati Uniti. Si tratta dei dati preliminari di novembre. È previsto per oggi anche l’audizione al Parlamento del governatore della Bank of England (BoE), Andrew Bailey. Domani previsto l’indice di fiducia delle imprese tedesche (IFO), mentre negli USA sono previsti una serie di dati (ordini di beni durevoli, seconda lettura del PIL nel terzo trimestre, PCE e spesa personale e verbali Fed) che dovrebbero avere un basso impatto sui mercati. Ricordiamo che giovedì i mercati USA saranno chiusi per il giorno del ringraziamento e chiuderanno anticipatamente il giorno dopo per il Black Friday, i cui dati di vendita saranno attentamente monitorati per valutare la resilienza della spesa dei consumatori nonostante la pandemia.
A Piazza Affari sotto la lente Credit Agricole Italia che ha lanciato l’offerta pubblica di acquisto su Credito Valtellinese.
Ftse Mib: prepara il test di 22.000 punti, nel mirino 22.300 punti
Prosegue l’ottimismo sul Ftse Mib che ormai prepara il test di 22.000 punti. Oggi l’indice apre in gap up, quindi sarà importante vedere la chiusura per capire se gli operatori intendono infrangere i 22.000 punti o se una fase di prese di profitto potrebbe cominciare prima o con il test di questa soglia psicologia importante. In ogni caso, per il momento, il sentiment sull’indice resta positivo. Per chi dunque è già in posizione sull’indice non vi sono ad oggi ragioni per uscire, con primo target 22.000 punti e successivo a 22.300 punti. Per chi ancora non fosse entrato invece un long è consigliabile dal break di 22.000 punti con target 22.300 punti oppure da eventuali storni verso 21.155 punti.
Al ribasso flessioni fino a 21.155 punti sarebbe più che fisiologiche. Il break di 21.155 punti aprirebbe a ulteriori ribassi con target a 20.700 punti e 20.200 punti.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End Long UniCredit ISIN DE000HV4HJC9 con leva 9,19 volte e strike a 21247,147219 punti, oppure ISIN DE000HV4HJB1 con leva 9,04 volte e strike 20996,994754 punti.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End Short UniCredit ISIN DE000HV4HFH6 con leva 9,16 volte e strike a 22689,901212 punti.
DAX: in fase di consolidamento tra 13.300 e 13.000 punti
Il Dax dopo l’accelerazione di inizio novembre è, da qualche seduta, entrato in una fase di consolidamento fisiologico. Ricordiamo che l’indice ha infranto il 61,8% di Fibonacci a maggio rimettendo nel mirino i massimi 2020 ben prima del Ftse Mib. Come si vede dal grafico intraday sotto, l’indice ora persiste in una fase laterale di breve tra il supporto a 13.000 punti e la resistenza a 13.300 punti.
Sono questi dunque i livelli operativi sia per posizionarsi long che short di breve periodo. Un break della resistenza a 13.300 punti aprirebbe la strada verso 13.500 e 13.790 punti.
Al ribasso invece la rottura di 13.000 punti darebbe un segnale di debolezza di breve con target a 12.740 punti.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End UniCredit l’ISIN DE000HV4HJH8 con leva 12,82 volte e strike 12255,79274 punti, oppure ISIN DE000HV4FAL3 con leva 5,54 volte e strike 10907,744605 punti.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare i Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV47HR6 con leva 15,43 volte e strike a 14083,558134 punti.