Incubo Grecia sulle Borse Ue, Milano cede oltre l’1%. Spread sopra quota 430 punti base
Il fallimento delle trattative in Grecia per formare un Governo capace di rispettare gli impegni presi con la Troika stanno facendo vivere un’altra giornata di passione alle Borse europee. Dopo tre giorni di speranze e trattative sono arrivate le dichiarazioni del leader del Pasok, Evangelos Venizelos, che hanno letteralmente scosso i listini azionari. “Purtroppo la Grecia va verso nuove elezioni per colpa di qualcuno che ha messo i propri interessi politici al di sopra degli interessi della nazione”, ha dichiarato il numero uno del partito socialista.
Il riferimento è senza dubbio rivolto a Syriza, la sinistra radicale accreditata come primo partito alle eventuali nuove elezioni, che con ogni probabilità si terranno alla metà di giugno. L’indice Ftse/Ase 20 della Borsa di Atene, che nel primo pomeriggio mostrava un rialzo di oltre 1 punto percentuale, nel giro di pochi minuti ha virato con decisione al ribasso e in questo momento registra un tonfo di oltre 5 punti percentuali in area 210 punti.
Virata in negativo anche per i principali listini del Vecchio Continente, anche se con cali meno marcati: a Francoforte il Dax cede lo 0,55%, a Parigi il Cac 40 arretra dello 0,20%, a Londra il Ftse 100 lascia sul parterre lo 0,45%, a Madrid segna un ribasso dello 0,95%. La peggiore è Piazza Affari, dove l’indice Ftse Mib cede oltre l’1% in area 13.500 punti, mentre il Ftse All Share arretra dell’1,20% a quota 14.510.
Il mancato accordo in Grecia ha inoltre fatto impennare il future sul Bund tedesco. Il contratto derivato sul Bund decennale quotato sull’Eurex è risalito fino a quota 143,53 punti, vicino ai massimi a 143,69 punti toccati alla vigilia. In rialzo sul secondario lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund, che si attesta a 432 punti base.