Piazza Affari chiude in deciso rialzo, Ftse Mib mette a segno un +2,5%
La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in deciso rialzo riprendendosi dopo un inizio sotto pressione, condizionato dai risultati elettorali in Francia e Grecia. Secondo S&P la vittoria di Hollande non avrà un impatto immediato sul rating della Francia, mentre per Citigroup l’esito del voto ellenico fa salire il rischio di un’uscita del Paese dall’euro nei prossimi 12-18 mesi. Per la precisione, a detta del broker Usa, le probabilità salgono dal 50% precedente a un intervallo compreso tra il 50 e il 75%. Sul fronte macro da segnalare il dato tedesco che misura l’andamento degli ordini all’industria, saliti a marzo del 2,2% mentre le attese indicavano un aumento dello 0,5%. Si sono allentate le tensioni sull’obbligazionario, dove lo spread Btp-Bund è calato dai 400 punti base di questa mattina a 380 punti. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 2,56% a 14.275 punti, mentre il Ftse All Share è avanzato del 2,31% a quota 15.303.
Acquisti sul comparto bancario: Popolare di Milano ha guadagnato l’8,70% a 0,375 euro, Monte dei Paschi il 6,33% a 0,262 euro, Unicredit il 5,63% a 2,85 euro, Intesa SanPaolo il 3,90% a 1,092 euro, Banco Popolare il 2,61% a 1,061 euro. Bene anche Ubi Banca (+3,69% a 2,588 euro). Un articolo de Il Sole 24 Ore ha ribadito che nel caso in cui la banca lombarda non dovesse raggiungere il target fissato dall’EBA di Core Tier 1 al 9%, il management non farà nessun aumento di capitale ma eventualmente potrebbe utilizzare la conversione parziale del bond convertibile. “Nessuna news particolare dall’articolo – ha scritto Intermonte nella nota odierna -. L’ipotesi di conversione parziale del bond convertibile non è una novità”.
Tra i migliori sul Ftse Mib da segnalare A2A, che ha mostrato un balzo del 9,08% a 0,473 euro, e Buzzi Unicem, che è salita del 6,39% a 7,58 euro. Dopo una mattinata trascorsa nelle retrovie, Fiat ha accelerato al rialzo fino ad arrivare a chiudere con un +2,94% a 3,504 euro. A pesare sui primi scambi di seduta, i dati sulle immatricolazioni in Brasile relative al mese di aprile che hanno confermato il trend della prima metà del mese. Secondo i dati di Fenabrave, il mercato auto carioca ha mostrato una flessione dell’11% rispetto ad aprile 2011, mentre Fiat ha perso il 12%. Stesso discorso per i veicoli commerciali: -8% il mercato, -10% il Lingotto. Da segnalare Generali (+1,73% a 9,97 euro) che questa mattina ha effettuato un’escursione verso il basso fino a raggiungere i livelli minimi dal dicembre 1992.
Eni (+1,84% a 16,62 euro) sotto i riflettori di Piazza Affari. Questa mattina Equita ha alzato il prezzo obiettivo sul colosso petrolifero del 4% a 21,4 euro, confermando il giudizio hold. In particolare la sim milanese ha incrementato dell’1% le attese sull’eps 2012 a 2,20 euro e sul 2013 a 2,16 euro sulla base di un prezzo del petrolio rispettivamente di 110 e 100 dollari al barile. Enel Green Power (+1,97% a 1,245 euro), attraverso la sua controllata Enel Green Power North America, ha avviato i lavori per la realizzazione dell’impianto geotermico di Cove Fort, situato nello Utah meridionale, negli Stati Uniti. L’investimento complessivo per la realizzazione dell’impianto, la cui entrata in esercizio è prevista entro il 2013, è di circa 126 milioni di dollari.