In diretta dalla City – La quiete dopo la tempesta
Da Londra un trader italiano di una banca internazionale, dietro la promessa dell’anonimato, ci guida sui mercati finanziari con il taglio operativo proprio di un professionista della finanza. Per mantenere intatta questa caratteristica si è scelto di non filtrare il commento originale, conservandone quindi anche i tecnicismi.
Ecco di cosa si parla oggi nelle sale operative della City. Buona lettura.
1 – DATI E MERCATI
“Calma dopo la tempesta”: cosi potrebbe essere descritta la giornata di ieri.
Equity e commodity in recupero: S&P +1.29%, Euro Stoxx +1.42%, Ice Brent recupera terreno ($87.30/b +1.35%); Govies US venduti (10Y a 3.7280%,-4bps). Successo per l’asta bonds Italia (Eur7.7 bio!).
Persino l’Euro, i CDS Grecia, e l’azionario spagnolo/greco e portoghese trovano la forza di reagire.
Ovviamente i problemi rimangono tutti presenti (ne avremo probabilmente per anni), ma gli investors preferiscono prendere profitto (sugli short). Le ragioni
sono:
– ci saranno presto altre opportunita’, lo “spike” e’ stato troppo veloce ed e’ meglio chiudere i rischi;
– “i politici” sembrano determinati a intervenire (per esempio short proibiti in Grecia, FMI che sostiene la Grecia con Eur120bio, etc).
Meglio assecondare.
2 – In estrema sintesi i temi del periodo (e modi per fare profitti)
rimangono:
a) Grecia e Europa.
Sono pochi ad essere convinti che la Grecia NON dovra’ ristrutturare il proprio debito (in 2/3 anni). Anzi, la maggior parte dell’opinione pubblica tedesca (e non solo) “spera” in un default.
Questo, che sarebbe l’esito piu’ naturale (e forse anche giusto), viene ostacolato da 4 fattori:
– il fatto che le banche tedesche e francesi sono esposte verso i bond greci (con il FMI, e aiuti vari si cerca di guadagnare tempo);
– il fatto che ci sono le “istituzioni europee” da salvaguardare (per la maggior parte strutture burocratiche interessate a sopravvivere);
– il fatto che non si vuole ripetere un “Lehman-2” nel mercato CDS;
– il fatto che ci sono seri rischi di “contagio” (Portogallo e Grecia si possono anche salvare perche’ sono piccole, Spagna e Italia, no).
A noi il default sembra la cosa piu’ “giusta” (non e’ da escludere nei prossimi anni), quindi suggeriamo: short spread CDS 1y/5y Grecia e short Eur (sono molti a “profetizzare” Eurusd a 1.10 entro fine anno -esagerato!-).
b) La Fed ha reiterato “tassi bassi a lungo termine”.
Ma molti pensano che fra 1 o 2 FOMC meeting il wordings “a lungo termine” potrebbe essere eliminato: i future su Fed Fund ancora NON lo scontano (38% di probabilita’ di rialzo per Nov) ma proprio per questo l’upside potrebbe essere consistente. Se succede:
– long 6mt 1100 PUT S&P
– long VIX
– long Usd Index
L’unico rischio e’ la deflazione (Bernanke, giustamente, e’ disposto a “tutto” per evitarla).
Ma con tutta la “cartamoneta” che stanno stampando e con il fatto che la Cina potra’ presto esportare inflazione non c’e’, secondo noi, motivo di temere.
c) Cina, Asia e Emerging market
I rischi di inflazione prima o poi spingeranno la Cina a rivalutare lo yuan.
Sarebbe positivo per equity (US), asian currencies, e JPY.
3 – FOREX
Eurusd sembra in fase di recupero: la vola e’ in discesa e molti sono short Eur. Il downside e’ pertanto limitato.
Usdjpy e’ un cross interessante perche’ ultra-correlato con equity US.
Short Sterlina significa scomettere nell'”hung parliament” dopo il 6 maggio. Esito nefasto (probabilmente porterebbe a downgrade di UK).
4 – DATI OGGI
Attesa per Chicago, Michigan ma sopratutto GDP in US (13.30 di ldn):
secondo noi proseguira’ la fase di take profit: long Eur, equity, commodity e short Vix le cose piu’ ovvie.
Se vuoi commentare l’articolo o approfondire/criticare le tesi esposte scrivi a commenti@finanza.com
I commenti più interessanti saranno pubblicati e riceveranno risposta compatibilmente con gli impegni professionali di Mr. Rosebud.