Notizie Notizie Italia In diretta dalla City – Mercati asfittici

In diretta dalla City – Mercati asfittici

1 Settembre 2010 07:44

Da Londra un trader italiano di una banca internazionale, dietro la promessa dell’anonimato, ci guida sui mercati finanziari con il taglio operativo proprio di un professionista della finanza. Per mantenere intatta questa caratteristica si scelto di non filtrare il commento originale, conservandone quindi anche i tecnicismi. Ecco di cosa si parla oggi nelle sale operative della City. Buona lettura



1 – DATI E MERCATI
Nonostante il buon recupero dei mercati azionari in Asia (Cina a parte), non sembrano proprio dei mercati con “voglia di crescere” e rischiare.
 
a) Equity: Nikkey +1.17% (ma da inizio anno -15.40%!!!). In US, indici praticamente invariati. I volumi rimangono contenuti (in US, nei tre principali exchanges, lunedi solo 5.60bn shares, il minimo dell’anno).
b) ICE Brent recupera area $75/b. CRB Index -1.33%
c) Continuano gli acquisti di Govies (10Y US in intraday sotto 2.50%!).
d) Nel forex: Eurusd recupera area 1.2700, Il Cable continua a perdere terreno (-0.40%, -4% dai massimi di inizio agosto), Jpy e Chf rimangono “forti”. Vendite di Cad per deludente GDP. In allegato il grafico di Eurchf dai ’90 (prima del 2000 viene usato un Eur “sintetico). Siamo ai minimi degli ultimi 20 anni!



Fonte Bloomberg 


2 – OSSERVAZIONI
a) Al di la’ dei dati macro (comunque NON positivi) a muovere i mercati sembra essere “l’avversione al rischio”. E’ interessante che a Londra:
– i Prop desks delle banche chiudono (i regulators non gradiscono il trading direzionale);
– Industria degli Hedge Funds appare in chiara difficolta’
(significativa la chiusura dei fondi di Stanley Druckenmiller e di Paolo Pellegrini).
– revenue delle Banche d’Investimento da -10%/-20% nel Q2.
Insomma gli “attori” normalmente “risk lover” sono in chiara difficolta’: i mercati sono asfittici anche per questo.
 
b) La domanda che un po’ tutti si fanno e’: US si trovano in una situazione simile a quella del Giappone dei ’90 (deflazione e stagnazione)? Se la risposta e’ si, la cosa piu’ ovvia e’ comprare Govies e vendere equity, se la risposta e’ no, vale la pena fare il contrario (div yields superiori al tasso 20y). Ma se c’e’ deflazione perche’ Gold e’ prossimo ai massimi?
 
c) Grecia e Irlanda sono probabilmente (di fatto) in default. Lo spread CDS Germania e Grecia e’ prossimo ai massimi (nonostante i vari piani di salvataggio). Per quanto tempo l’Eur potra’ reggere? (e’ interessante che ieri Retail Sales Grecia sono cresciuti del +1.2%: fare debiti e NON ripagarli e’ da sempre un fatto “euforico”).
 
3 – DATI OGGI
In US MBA Mortage Applications, ADP (che e’ tornato ad essere “correlato” con i NFP), ISM. Dati potenzialmente market mover: sara’ interessemte vedere la reazione se “negativi” (come reagiranno i Govies?)

 

Mr Rosebud
 
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