Notizie Notizie Italia Imu: lunedì scade la seconda rata. Chi deve pagare?

Imu: lunedì scade la seconda rata. Chi deve pagare?

12 Dicembre 2013 13:14

Torna nuovamente di attualità l’Imu, la tanto contestata tassa sugli immobili e protagonista indiscussa del governo guidato da Enrico Letta. Lunedì infatti scade la seconda rata e ancora sussistono molti dubbi interpretativi riguardanti, in particolare, chi è tenuto a pagare e gli effettivi importi da versare. Le modalità di pagamento del balzello sono state oggetto di un decreto legge con il quale il Governo ha regolato il pagamento e che ha imposto il nuovo calcolo dell’importo da versare per l’anno che sta per finire.

Le nuove aliquote che sono state decise dal provvedimento governativo, costringono tutti a fare di nuovo i conti riguardanti l’imposta, sottrarre dal totale quanto è già stato versato in fase di acconto e versare il rimanente entro la scadenza del 16 dicembre. Introducendo alcune eccezioni di non poco conto, a partire da quella che riguarda la prima abitazione. A questo proposito, va ricordato che l’esenzione decisa per quanto riguarda l’abitazione principale non riguarda tutte le case. Infatti, il testo del decreto emanato dal governo prevede che qualora un comune abbia dato vita per il 2013 ad una aliquota che sia più alta di quella che è stata fissata come base dalla legge, cioè il quattro per mille, l’imposta che il cittadino dovrà versare deve essere il 40% della differenza che esiste tra aliquota base e quella varata dal comune. Una decisione che ha destato grandi polemiche da parte dell’Anci e che riguarda centinaia di comuni di ogni parte del Paese.

L’avvicinarsi della scadenza, oltre a provocare le consuete fibrillazioni tra i contribuenti, ha anche fatto scattare l’allarme dei commercialisti, riguardante la possibilità sempre in agguato di errori. Possibilità che in questo frangente diventa più alta a causa del fatto che molti comuni solo da pochi giorni hanno deciso il livello definitivo delle aliquote, riducendo drasticamente il tempo a disposizione per fare il calcolo dell’importo realmente dovuto. A questo proposito, va ricordato che la multa prevista nel caso di ritardo nel versamento rispetto a quello fissato o di pagamento inferiore al dovuto, può essere di importo tutto sommato modesto se si attua il cosiddetto ravvedimento operoso, con il quale il contribuente riconosce il proprio errore. Mentre negli altri casi arriva al 30% dell’importo dovuto.

Per quanto riguarda la scadenza fissata per il conguaglio, la data fissata è quella del 16 gennaio del 2014. Saranno tenuti a pagare i possessori di case di lusso, tutte, che fanno parte delle categorie catastali riguardanti le abitazioni poste nelle fasce A1, A8 e A9, tutte le seconde case, i capannoni industriali e i negozi. Sono invece esentate dal pagamento le prime case non di lusso, quelle coniugali che siano state oggetto di un provvedimento di assegnazione dopo un divorzio o una separazione legale, gli immobili appartenenti a rappresentanti delle forze di polizia, ai vigili del fuoco, delle forze armate o che facciano parte dei ruoli prefettizi, uno al massimo. Ad essi vanno aggiunti anche gli immobili facenti parte della categoria di edilizia residenziale pubblica o le case popolari, i fabbricati e i terreni degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti. Anche le cosiddette case assimilate, come ad esempio le abitazioni dei lungodegenti, sono escluse dal pagamento dell’Imu.