Immobiliare: oltre la crisi in Europa, ancora incertezza in Italia
Nonostante uno scenario economico ancora fragile, il settore immobiliare europeo registra un clima di crescenti ottimismo e fiducia e il “no” greco non sarà sufficiente a fermare la ripresa immobiliare in atto. Il 2014 ha segnato una fase di stabilizzazione, mentre il 2015 è l’anno della svolta nella maggior parte dei mercati. Più incerto invece lo scenario italiano dove, nella prima parte del 2015, nonostante i segnali positivi, non si è innescata una vera ripresa: sono aumentati gli investimenti esteri, ma è cresciuto solo marginalmente il comparto residenziale. Le famiglie italiane infatti comprano alloggi solo per miglioramento abitativo e non bastano il calo dei prezzi e la maggiore facilità di mutuo a innescare una vera ripresa. Questi i dati di sintesi illustrati da Scenari Immobiliari, presentando l’andamento sul mercato immobiliare europeo nel primo semestre.
Dalla ricerca è emerso che l’andamento dei mercati nel primo semestre indica che il fatturato dei cinque principali Paesi europei dovrebbe chiudere il 2015 con il segno positivo: si prevede un aumento totale
del fatturato di questi mercati del 3,4 per cento. La Francia avrà la crescita minore (+1,4) e l’Italia un più 3,7 per cento, anche se l’analisi degli andamenti degli ultimi cinque anni mostra che il mercato italiano non ha ancora superato il suo punto di minimo e, rispetto al 2010, presenta un -7 per cento. L’Inghilterra sarà caratterizzata dal trend più brillante, seppure lievemente inferiore rispetto alle previsioni di fine 2014. In crescita anche la Germania, ma con un ritmo in rallentamento rispetto agli ultimi anni. Si attende una crescita abbastanza consistente in Spagna.