Notizie Certificates Il settore tech può ancora crescere? Ecco un Maxi Cedola su titoli ben equipaggiati contro il rialzo tassi

Il settore tech può ancora crescere? Ecco un Maxi Cedola su titoli ben equipaggiati contro il rialzo tassi

Pubblicato 10 Marzo 2023 Aggiornato 14 Settembre 2023 16:29

Il 2022 è stato un anno difficile per i titoli tecnologici. Con l’improvviso aumento dell’avversione al rischio degli investitori, molte aziende del settore non riescono più a finanziare i propri investimenti e gli ambiziosi piani di crescita. A pesare sulle performance di questi titoli è stato in primis il cambiamento nella politica monetaria delle banche centrali.

Negli ultimi due decenni, questo non era un problema: i costi del capitale non esistevano grazie ai tassi di interesse vicini allo zero per cui le aziende non dovevano preoccuparsi delle condizioni di finanziamento. Con tassi di interesse estremamente bassi, molte aziende erano tentate ad indebitarsi, anche per aumentare il rendimento del capitale proprio.

Cosa è cambiato?

Quest’anno la situazione è cambiata. Le valutazioni dei titoli growth stanno risentendo in modo sproporzionato dei rialzi sorprendentemente elevati dei tassi di interesse. L’aumento dei tassi di interesse ha provocato un forte aumento del costo del capitale per le aziende. Le società in crescita, che spesso operano in settori innovativi e giovani come quello tecnologico, sono particolarmente colpite da questi cambiamenti: spesso generano ancora perdite e hanno bisogno di capitali per finanziare la propria crescita.

Tuttavia, è importante non mettere insieme tutte le aziende tecnologiche. Infatti, nel settore ci sono molte aziende che non risentono in modo così negativo dell’aumento del costo del capitale. Parliamo delle big tech come Meta Platforms, Netflix e Alphabet, che sono altamente redditizie e dispongono di elevati flussi di cassa liberi e di ampie riserve di liquidità. Sono quindi ben equipaggiata per finanziare un’ulteriore crescita nonostante l’aumento del costo del capitale sui mercati finanziari e per perseguire senza esitazioni il proprio percorso di crescita. Ed è proprio questo che fa la differenza nel contesto attuale insieme all’elevata penetrazione di mercato nei servizi di marketing digitale.

Il certificato sulle big tech con cedola iniziale di 15 euro

In base a quanto detto sopra, il settore tecnologico può ancora essere un valido tema di investimento ma occorre essere selettivi nello stock picking per aumentare le probabilità di riuscita dell’operazione. Nella nuova serie di Maxi Cash Collect emessi di recente da BNP Paribas troviamo anche il certificato con ISIN NLBNPIT1NJ06 sul basket formato dai seguenti tre titoli: Meta Platforms, Netflix e Alphabet. Un prodotto che pagherà un maxi premio iniziale di 15 euro, con data di valutazione 5 giugno 2023. Per questa emissione, il pagamento della maxi cedola avviene indipendentemente dall’andamento dei tre sottostanti.

Successivamente, fino alla scadenza (3 marzo 2026), il certificato paga un premio trimestrale di 1 euro se, ad ogni data di valutazione intermedia, il valore di tutte le azioni che compongono il paniere è maggiore o uguale alla barriera (60% del rispettivo valore iniziale) e proseguirà la sua vita fino alla data di valutazione successiva. Tutti i premi condizionati sono dotati di effetto memoria.

Dal sesto mese (settembre 2023), qualora Meta Platforms, Netflix e Alphabet quotassero al di sopra del valore iniziale nelle date di valutazione trimestrali, il certificato, oltre al pagamento del premio (1 euro) con effetto memoria, rimborserà anticipatamente anche il valore nominale (100 euro). Inoltre, il certificato è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’euro e il dollaro Usa (la valuta dei tre titoli sottostanti).

Raffica di buy dagli analisti sui titoli del basket

Il consensus raccolto da Bloomberg sui tre titoli del paniere, che riportiamo nella tabella qui sopra, è sostanzialmente positivo. La quasi totalità degli analisti consigliano l’acquisto (buy) su tutti i titoli con una minoranza che suggerisce di mantenere in portafoglio (hold) e la quasi assenza di vendita (sell). Inoltre, il target price medio a 12 mesi indica che attualmente questi titoli appaiono sotto-prezzati e dai quali gli analisti si aspettano upside importanti. Questo rende questi sottostanti idonei a strategie con i certificati d’investimento come i Cash Collect, ovvero per chi ha una visione laterale o moderatamente rialzista di un determinato settore (in questo caso il comparto tecnologico americano) nel medio e lungo termine.

 

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